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cinema alla guerra Western-parodia Sharon, bionda pistolera che cerca la vendetta CANNES. Da ridere: «Pronti a morire» (The Quick and the Dead) di Sam Raimi con Sharon Stone protagonista e produttrice, che ha concluso fuori concorso il festival, è un western-parodia divertente e alla lunga stucchevole, benissimo fotografato da Dante Spinotti, che cataloga, dilata ed esalta, per prenderli in giro con indulgenza nostalgica, tutti i luoghi comuni del genere. D'insolito c'è soltanto il pistolero infallibile in cerca di vendetta con Stetson, spolverino polveroso, stivali, cavallo nero, whisky, sigaro: perché è una donna, e bionda. Tutto il resto è supersolito: la cittadina di baracche di legno dominata dal padrone prepotente Gene Hackman, il cimitero, il saloon, l'enfatica fragorosa musica di ottoni; i macroprimipiam di speroni in movimento, dita sul grilletto dell'arma, occhi ansiosi e spalancati nell'attesa di sparare, pallottole volteg- fianti nell'aria, quadrante dell'orologio che atte ore fatali. I duelli sono burocratici e regolati come partite di calcio: si svolgono in perfetto orario in posto fisso, nel rispetto della schedina prevista. I colpi aprono nella testa dei vinti grandi buchi attraverso i quali si ammira il paesaggio. L'Edipo impazza: figlio uccide padre, figlia uccise padre. Tra- monti rossi e diluvi, frequenti. Risatacce, molte. Chi vince? I buoni: «La legge è tornata». E Sharon Stone? Picchia come Bud Spencer, è del tutto impermeabile al ridicolo e molto carina. [1. t.] Sharon Stone, ragazza con la pistola in «Pronti a morire»