A caccia di tesori, con la lente di M. Vali.

A caccia di tesori, con la lente A caccia di tesori, con la lente Bologna capitale della pittura microscopica ERIODO di grande fortuna questo 11 ed era ora - per la miniatura. Un'arte V straordinaria e storicamente imprescindibile, troppo poco studiata e coli—I lezionata con insana parsimonia. L'incremento s'è visto anche alla recente mostra milanese del Libro Antico, con una folta rappresentanza di galleristi, soprattutto francesi ed anglosassoni. E prezzi vergognosamente bassi, per esempio, rispetto alle foibe dei libri futuristi o del Novecento. Per quanto riguarda l'editoria si segnala in questi giorni, presso l'editore Panimi di Modena, un bellissimo volume sulla Miniatura estense, un classico del genere, a firma dell'esperto H. J. Hermann. Il Museo Civico Medioevale di Bologna riserva una nuova sezione ai Codici Miniati, dedicandola ad un giovane studioso precocemente scomparso, Alessandro Conti, che seguendo i consigli di Longhi e poi di Arcangeli si dedicò originalmente a queste ricerche. Esposizione a rotazione, per rispettare, tra l'altro a debita illuminazione contenuta, la delicatezza di questi rarissimi libri di matricola o di miniature sacre, graduali e salteri. Sempre nella stessa sede, smo a giugno, non si perda infine la beUissima mostra di Libri Miniati, che propone come un periplo esaustivo di quest'attività così intensa a partire dal Duecento e che soprattutto in Bologna, autorevole sede universitaria, ebbe un suo centro fiorentissimo. Figure sempre più elaborate e fiorite, piegando verso il gusto capriccioso e grottesco, di influenza anche nordica ed inglese, e giocando con l'illusioni¬ smo architettonico dei capilettera. Inaspettato successo a Rimini per la bella mostra «Neri da Rimini» (catalogo Electa), uno dei primissimi miniatori a meritarsi (anche su suggerimento di Zeri) l'autorità d'ima mostra monografica, la quale dopo secoli raduna fogli dispersi tra la Svezia e l'Australia, tra il Vaticano e Cracovia. Attivo, tra il 1300 e il 1322, in quella couche romagnola, così isolata e riconoscibile, segnata dall'irrealismo ieratico dei mosaici ravennati, sotto l'influenza del Giotto riminese e padovano, Neri contribuisce a sciogliere i ghiacci aurei della lezione bizantino-adriatica nella luminosità solare della parlata dialettal-latina. Riaprendo l'annosa questione del rapporto tra pittura narrativa e miniatura «ornamentale», [m. vali.]

Persone citate: Alessandro Conti, Arcangeli, H. J. Hermann, Libri Miniati, Longhi

Luoghi citati: Australia, Bologna, Cracovia, Modena, Rimini, Svezia, Zeri