Giallo diplomatico al Cremlino

eu Giallo - omotico di Cremlino ' —— ->—1 eu »ma a Mo$ca MOSCA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Continua il giallo sulla mancata partenza alla volta di Pale del ministro degli Esteri Kozyrev e di quello della Difesa Graciov. Di sicuro il primo era ieri ancora a Mosca, del secondo non si è avuta notizia in assenza d'informazioni da parte dei portavoce militari. Ma allora perché il premier Cernomyrdin, venerdì sera, aveva dato per già avvenuta la loro partenza? Segno di confusione, che caratterizza del resto gli atti della dirigenza russa. Da Belgrado il ministro degli Esteri della Federazione jugoslava, Jovanovic, faceva sapere che loro non avevano «nulla a che fare» con l'eventuale missione dei due ministri russi e che, se era stata prevista «non era concertata con noi». Probabilmente i contatti russi con Pale, quartier generale di Karadzic, si sono sviluppati dopo la serie di telefonate da Bonn, Parigi, Roma e Londra. Ma Mosca aveva due problemi delicati da risolvere prima di far partire i suoi emissari. Il primo era di ottenere la liberazione dei Caschi blu russi catturati dai serbi di Bosnia. Il che pare sia avvenuto oggi, almeno secondo le informazioni raccolte dal corrispondente russo della televisione pubblica. Il secondo problema di Mosca era di non arrivare a Pale a mani vuote facendosi semplicemente latore delle richieste occidentali. Questo secondo problema è rimasto irrisolto. E Eltsin non ha nessuna garanzia in mano che, nei prossimi giorni, il mandato delle forze dell'Orni rimanga identico a quello che avevano alla vigilia dell'esplosione di questa ennesima crisi. Il rappresentante del Cremlino a New York, Lavrov, ha preso atto che, quasi certamente, il Consiglio di Sicurezza prenderà una decisione in materia, anche se ha fatto capire che la Russia vi si opporrà. La ragione è evidente: se le truppe dell'Orni cominciassero a prendere parte ai combattimenti, il Cremlino si troverebbe trascinato lungo un crinale estremamente scomodo. Soldati slavi sul terreno che combattono contro altri slavi, mentre l'opinione pubblica russa e una larga maggioranza dei parlamentari si oppone strenuamente a questa eventualità. Eltsin potrebbe contare su un intervento moderatore serbo soltanto a condizione che l'occidente accettasse la sua richiesta di togliere indefinitamente le sanzioni contro Belgrado. Ma niente del genere si è fino ad ora delineato e appare poco probabile che si verifichi nelle prossime ore. Gli osservatori russi hanno notato che l'unico dei leaders occidentali che non ha telefonato a Eltsin è stato Bill Clinton. Brutto segno per i rapporti tra Washington e Mosca in una fase così delicata. Giuliette Chiesa Belgrado smentisce la missione russa «Non sappiamo nulla» Il ministro degli Esteri russo Andrei] Kozyrev