Un torero per «matare» Gonzàlez di Gian Antonio Orighi
Un torero per «motore» Gonzàlez SPAGNA I sondaggi incoronano il centro-destra, al psoe solo una Regione e il comune di La Coruna Un torero per «motore» Gonzàlez Dal voto amministrativo atteso il trionfo diAznar MADRID NOSTRO SERVIZIO Attesissima corrida oggi nell'arena politica spagnola, dove si rinnovano tutti gli 8089 Comuni e 13 dei 17 Parlamenti regionali. Una «fiesta» a turno unico in cui i sondaggi predicono unanimemente chi sarà il «matador» che uscirà dalla porta grande: il leader dei popolari di centro-destra Aznar. E il toro socialista del premier Gonzàlez, già seriamente ferito dopo la bruciante débàcle delle europee del giugno scorso, riceverà la seconda tremenda stoccata. Il colpo di grazia di Aznar, nelle politiche previste per il '97, è solo questione di tempo. Il «miura» Gonzàlez, sfianca¬ to da quattro anni di Tangentopoli socialista, è così sicuro della sconfitta che venerdì, nel meeting conclusivo della campagna elettorale a Madrid, ha già messo le mani avanti: «Alla destra dico che accetti il risultato delle politiche del '93. Sappia che le prossime elezioni saranno nel '97». Le previsioni per il partito della rosa (sempre più sfiorita) sono catastrofiche: ottiene la maggioranza assoluta solo nella galiziana La Coruna, in uno dei 53 capoluoghi. Perde il governo in sette Regioni e vince sodo in Estrejpadura. La campagna elettorale socialista è stata tutta impostata sulla difensiva, con un unico messaggio che ormai non ha più presa, «arriva la destra». Ma i popolari, che Aznar è riuscito a portare verso il centro, non sono più il partito dell'ex ministro franchista Fraga. Aznar, che da un anno chiede a gran voce elezioni anticipate, ha - condotto una campagna elettorale molto serena, sfuggendo i toni forti dei socialisti. Che sia, come dice il leader dei popolari, «il momento del cambio», non c'è dubbio. Nell'ultimo comizio di Gonzàlez centinaia di manifestanti lo fischiavano a scena aperta, costringendo gli organizzatori ad alzare, sempre di più il volume degli "altoparlanti. L'atmosfera del comizio di Aznar era, invece, osannante. Quindicimila persone, la stragrande maggioranza giovani, lo hanno accla¬ mato con un tifo da stadio. E quando è salito sul palcoscenico ritmavano il complimento massimo per uno spagnolo, «torero, torero». La kermesse era tanto affollata che migliaia di persone sono rimaste fuori dal palazzetto dello sport madrileno. «Ormai non riusciamo più a trovare un posto che ci contenga tutti», diceva felice Aznar. E che il partito di Aznar non sia, come invece sostiene Gonzàlez, il partito di Fraga, era evidentissimo. Di magliette simbolo del franchismo, quelle blu con il collo bordato cori i colori della bandièra" nazionale, ne abbiamo viste solo tre fra tutti i presenti. Gian Antonio Orighi
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