Bossi per cambiare a volte serve la violenza di Zeni

Annuncio choc ai leghisti, poi il senatur fa dietrofront: «Ma ci sono anche altri mezzi» Annuncio choc ai leghisti, poi il senatur fa dietrofront: «Ma ci sono anche altri mezzi» Bossi: per cambiare u volle serve la violenza «Un evento straordinario per riscrivere la Costituzione» MILANO. Sarà un «evento straordinario». Dice proprio così, Umberto Bossi: stra-or-di-nario, scandendo le parole come solo lui sa fare. I trecento del congresso della Lega lombarda si infiammano, applaudono, si guardano l'un l'altro soddisfatti mentre il bandierone bianco rossocrociato che fa da sfondo, dietro il palco, sembra quasi sventolare al vento. Sì, il grande annuncio è vicino. Oggi, a Torino, all'assemblea federale della Lega Nord, Bossi parlerà, spiegherà, renderà finalmente noto quello che da tempo il popolo leghista si aspetta: la svolta, l'evento tanto atteso per imporre la riforma delle riforme, quel cambiamento in senso federale della costituzione che è l'unico modo per cambiare tempi, metodi, modi della politica. «La politica domani», frena Bossi rinviando le risposte all'assemblea torinese. Ma poi, bravissimo nel creare attesa, eccolo sfornare un'altra anticipazione in pillole sull'«evento», quanto basta per scatenare l'entusiasmo leghista e la polemica degli avversari: «Sarà una scelta irreversibile - promette - una di quelle scelte che segnano la storia: dalla Lega, che è forza di liberazione, emergerà un nuovo sistema». Svolta, evento straordinario, nuovo sistema: non rinuncia a nessun vocabolo, Bossi, per preparare il terreno al grande annuncio. Fra i trecento delegati del congresso della Lega lombarda, la culla del movimento, lo zoccolo duro, tutti sperano che si tratti finalmente del progetto finora mormorato, il varo di un parlamento del Nord fatto a somiglianza e misura di una Dieta pronta a riunirsi in una località simbolo, lontano da Roma, per discutere e preparare la nuova costituzione federale. Sperano che si tratti del nuovo passo in avanti, insomma, quello che molti leghisti si aspettano dai giorni della proclamazione della Repubblica del Nord, quattro anni fa a Pontida. Sarà proprio così, dopo la Repubblica del Nord la Dieta del Nord? La risposta da Torino oggi, ieri (a Milano) era solo il giorno delle anticipazioni a metà: «Per fare una costituzione federale non basta scriverla, occorre creare situazioni straordinarie, anche esteme al Parlamento». Lancia la sua provocazione alle cinque della sera, Umberto Bossi. In anticipo sul previsto. All'assemblea della Lega lombarda (finita con l'elezione a segretario di Roberto Calderoli e a presidente di Giuseppe Leoni) era atteso per le sette e qualcuno, tra i fedelissimi, aveva persino lasciato intendere che forse non si sarebbe nemmeno presen- tato: «E' occupato, occupatissimo, a preparare l'importante intervento di Torino, chissà». E invece, alle cinque d^lla sera, eccolo tra gli applausi, abito grigio, camicia azzurro scuro, cravatta gialla. In forma, in gran forma dopo i tre giorni di vacanza. Su Berlusconi e Dell'Utri, tv, arresti e referendum, nemmeno una parola. Piuttosto una strigliatina ai ragazzi della Lega lombarda: «Se fosse per me non avrei dubbi a rinviare questo congresso fino a quando non sarete capaci di esprimere un gruppo dirigente forte, in grado di affrontare politicamente il mandato a governare la Lombardia, il cuore del Paese». Attimo di imbarazzo che si trasforma subito in entusiasmo quando passa al dunque: «Domani intendo sottolineare che noi chiediamo di cambiare la Costituzione facendola diventare uno strumento nuovo». Applausi. «La storia ci ha insegnato che le costituzioni si cambiano solo creando un evento straordinario, quella rottura di legalità che è sempre stata alla base dei cambiamenti del mondo», altri applausi. Poi arriva la provocazione che lascia a bocca aperta: «A volte è necessaria una lotta dura, anche violenta, contro un sistema che non è più democratico». In sala torna il silenzio fino alla precisazione finale accolta con un boato: «Ma ci sono anche altri mezzi, altre vie, e io penso che si debbano seguire queste, dovremo mettere il sistema davanti all'obbligo di cambiare, di fare una nuova costituzione». Armando Zeni «Sarebbe necessaria una lotta dura contro un sistema che non è più democratico» Bossi al congresso della Lega lombarda In basso: Ciampi

Persone citate: Berlusconi, Bossi, Ciampi, Dell'utri, Giuseppe Leoni, Roberto Calderoli, Umberto Bossi

Luoghi citati: Lombardia, Milano, Pontida, Roma, Torino