Invisibile, sotto gli occhi di tutti IN UN CONVENTO di M. Vali.

Invisibile, sotto gli occhi di tutti IN UN CONVENTO Invisibile, sotto gli occhi di tutti Come la lettera rubata di Poe, era sotto gli occhi di tutti, in una piccola confraternita religiosa di Dublino, la Casa dei Gesuiti di Sant'Ignazio, cui l'aveva lasciato morendo la collezionista Lea Wilson. Ma fu lo studiosorestauratore Sergio Benedetti a dare il fatale verdetto: Caravaggio. Il quadro era noto in molte copie; ma aveva lasciato l'Italia, agli inizi del 1800, come un'opera di Gerrit van Honthorst, il caravaggesco fiammingo, chiamato anche per il suo tenebrismo, Gherardo delle Notti. Come sempre fu Longhi, basandosi su copie mediocri, a restituire questo quadro al Caravaggio, riconoscendovi anche un suo autoritratto. Rimasto come Gherardo delle Notti in collezione Mattei, quando la famiglia si vide costretta a liberarsi di alcune opere per, gravi motivi economici, fu acquistata dal collezionista scozzese Nesbit, finendo poi invenduta ad alcune aste. [m. vali.]

Persone citate: Gerrit Van Honthorst, Lea Wilson, Longhi, Mattei, Nesbit, Sergio Benedetti

Luoghi citati: Dublino, Italia