IL CAVALIERE E IL PROFESSORE

IL CAVALIERE E IL PROFESSORE IL CAVALIERE E IL PROFESSORE NULLA, proprio nulla è cambiato: l'Auditorium della Tecnica, nel giorno dell'Assemblea annuale della Confìndustria, è praticamente in classico, come il «Quarto Stato» di Pellizza da Volpedo. Ma, si sa, i segnali delle gerarchie di potere sono spesso ineffabili, imperscrutabili, per coglierli bisogna seguire sentieri nascosti e, se oggi lo si fa, si scopre che nel piccolo universo moquettato sottovetro, nulla è più uguale a soltanto un anno fa. Ricordate, il 26 maggio 1994, l'ingresso trionfale nell'Auditorium di Silvio Berlusconi, il primo imprenditore assurto alla presidenza del Consiglio nella storia d'Italia? L'Assemblea, pur nella fissità di un dipinto sempre uguale a se stesso, fremeva volut¬ tuosa, mentre [{premier, in sei-minuti-sei di discorso a braccio, faceva intendere che la Confìndustria faceva il suo storico salto di qualità: ormai, attraverso la sua modesta persona, gli imprenditori erano, di fatto, al governo del Paese, tanto che il presidente Abete non aveva esitato a copiare di sana pianta nella sua relazione gli impegni programmatici berlusconiani, o almeno così garantiva il premier. Ricordiamo sconcerto sul tavolo della giunta, ma entusiasmo in sala, quasi un'apoteosi, temprata soltanto da una delle consuete battute essenziali dell'Avvocato Agnelli: «I miracoli si fanno, ma ci vuole molto sudore». Alberto Staterà CONTINUA A PAGINA 3 PRIMA COLONNA

Persone citate: Abete, Agnelli, Alberto Staterà, Pellizza, Silvio Berlusconi

Luoghi citati: Italia, Volpedo