Le scarpe di Hollywood in un museo

A Firenze A Firenze Le scarpe di Hollywood in un museo FIRENZE DAL NOSTRO INVIATO Per Marilyn Monroe, nel '59, inventò il tacco a stiletto con base in acciaio: dodici centimetri di solido sex appeal praticamente incrollabili, a prova di scivoloni. Ma il suo exploit risale a 13 anni prima, quando a Dallas vinse l'oscar della moda Neiman Marcus, con i sandali invisibili, realizzati per Dior. Scarpe futuribili formate da sottilissimi fili di nylon da pesca e tacchi a zeppa «svirgolati». Costavano la foile cifra di 30 dollari. Al genio creativo di Salvatore Ferragamo hanno reso omaggio, ieri, i sei figli e la moglie Wanda (presidente del gruppo) inaugurando un museo dedicato alle sue scarpe. Si tratta di una rassegna retrospettiva permanente - dal 2 giugno aperta al pubblico che può visitarla gratis tre volte alla settimana - allestita al secondo piano di Palazzo Feroni Spini. La costruzione del tredicesimo secolo, in via De Tornabuoni, acquistata dal calzolaio nel '38, è oggi sede del management aziendale. Le scarpe che si possono ammirare nell'antico edificio - appena ristrutturato dai Ferragamo con un investimento di cinque miliardi - sono state selezionate tra oltre diecimila esemplari e verranno esposte a rotazione. Le creazioni del noto calzolaio (dal 1927 al 1960) sono disposte in ordine cronologico. Sullo sfondo spiccano immagini d'epoca, dipinti futuristi di Lucio Venna, foto di clienti illustri. Fra cui Greta Garbo, la duchessa di Windsor, Audrey Hepburn, Sofia Loren, Anna Magnani. Non manca Joan Crawford, che pare avesse piedi di rara bellezza. Fu il fratello Alfonso a introdurre Salvatore a Hollywood, nel mondo del cinema. Questi cominciò a forgiare stivali da cow-boy e sandali romani con accorgimenti scientifici che presto lo resero famoso e apprezzato fra le dive. Nel '27 tornò in Italia alla ricerca di mano d'opera qualificata. Nel '33 fallì. Ma nel '38 eccolo di nuovo in auge, tanto da acquistare a rate il sontuoso palazzo Feroni, immortalato nelle pagine del libro di Mondadori presentato ieri, a 1500 ospiti, durante l'inaugurazione del museo. Alcuni modelli, ospitati nelle quattro sale, sono l'esempio tangibile di come la fantasia dell'artigiano non abbia conosciuto limiti. [an. am.] Ecco la soluzione allo Strizzacervello dal titolo «Età al quadrato», che è stato pubblicato sul supplemento Tuttoscienze del 24 maggio scorso. Chi è nato nel 1980 avrà quarantacinque anni nel 2025, che è452.

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