«Così abbiamo ucciso Borsellino»

Preso un uomo armato Il pm: Baudo e Costanzo hanno alzato bandiera bianca. La replica: falso, non ci tiriamo indietro «Così abbiamo ucciso Borsellino» Un pentito rivela: per la mafia era peggio di Falcone ROMA. «Il boss seduto a capotavola urlò: "Stu curnutu deve saltare in aria». Così fu decisa, secondo il racconto reso ieri nel bunker di Rebibbia dal pentito Scarant ino, la morte del giudice Borsellino. Scarantino non fa nomi, attendendosi alla linea di riserbo dettata dagli stessi inquirenti, ma riferisce in aula quello che avrebbe origliato nei primi giorni del luglio 1992 in una villa «ai Chiavelli» durante un summit tra i capi di alcune «famiglie» di Cosa nostra. Nella drammatica udienza di ieri si è registrato anche lo sfogo del giudice di Caltanissetta Carmelo Petralia, preoccupato da una generale caduta di tensione nei confronti di Cosa nostra. Secondo il giudice Maurizio Costanzo e Pippo Baudo si sarebbero lasciati intimidire dalle bombe mafiose: «Erano in prima linea nell'attaccare la mafia, poi c'è stato il blackout». Pronta la replica dei due showmen: nessun cedimento. Bianconi e Ravidà A PAG. 14

Persone citate: Baudo, Borsellino, Carmelo Petralia, Maurizio Costanzo, Pippo Baudo, Ravidà, Scarantino

Luoghi citati: Caltanissetta, Falcone, Roma