«Cospiratori» Kenyia italiani nel mirino del presidente

7 «Cospiratori» Kenya, il nel mirino del presidente NAIROBI. Il presidente del Kenya, Daniel Arap Moi, ha accusato «uomini d'affari italiani di Malindi» di partecipare a una cospirazione organizzata da un esponente del maggiore partito di opposizione, il Ford Kenya, Rayla Odinga, per rovesciare il governo. Moi - secondo quanto hanno riferito ieri i quotidiani di Nairobi - ha lanciato la sua accusa durante un'assemblea popolare nel distretto di Baringo, nel Kenya occidentale, sostenendo che gli italiani hanno «analoghe connessioni clandestine in Mozambico finalizzate - scrive lo "Standard" - a realizzare disegni malefici». H presidente ha aggiunto che i servizi di sicurezza sono pronti a respingere ogni aggressione e ha messo in guardia i leader dell'opposizione dal collegarsi agli italiani in Malindi per creare destabilizzazione. Domenica, nel Kenya occidentale, sono stati uccisi 4 appartenenti ad un'organizzazione clandestina ha reso noto Moi - e ne sono stati arrestati altri 6, che hanno fornito notizie sull'attività del movimento di guerriglia «Fera». Il presidente ha inoltre accusato il Ford Kenya di non essere impegnato nel processo di democratizzazione del Paese, ma di lavorare principalmente per la destabilizzazione. L'ambasciatore italiano a Nairobi, Roberto Di Leo, ha inviato una «nota verbale» al ministero degli Esteri keniano per chiedere ulteriori informazioni in relazione alle accuse mosse agli «uomini d'affari italiani», dicendosi a disposizione per contribuire alle indagini sull'accertamento di eventuali responsabilità. Nel messaggio, Di Leo auspica che venga compiuto ogni sforzo per evitare conseguenze negative sulle «ottime relazioni bilaterali» e si dice sicuro che le autorità keniane faranno di tutto per tutelare gli italiani che vivono a Malindi. Malindi, località costiera a circa 120 chilometri a Nord di Mombasa, è meta turistica molto frequentata da italiani ed altri europei. A Malindi risiedono circa 700 dei 2800 italiani che vivono in Kenya tmolti sono gestori di alberghi, ristoranti ed esercizi pubblici. Altri 3-400, che possiedono ville nella zona, sono pendolari e vi trascorrono alcuni mesi l'anno. Periodicamente sui quotidiani keniani appaiono articoli nei quali si riportano polemiche contro imprenditori italiani che in passato avrebbero «monopolizzato» la zona di Malindi creandovi piccole imprese commerciali e turistiche e «spodestando» i keniani finanche di negozi di artigianato e souvenir. Le accuse di Arap Moi si collegano ad altre precedenti di complotti per sovvertire il governo, lanciate negli ultimi mesi contro gruppi di guerriglieri che sarebbero stati ospitaci in Uganda, e in particolare contro il brigadiere John Odongo che il governo di Museveni avrebbe ospitato e appoggiato. Odongo, profugo keniano da molti anni in Uganda, è stato arrestato dalla pohzia ugandese, nonostante il presidente Museveni abbia smentito qualsiasi attività cospirativa contro il Kenya nel suo Paese. Un'intensa campagna contro le opposizioni si è sviluppata in Kenya, soprattutto dopo che il naturalista Richard Leakey ha annunciato la nascita di un nuovo partito. [Ansa]

Luoghi citati: Kenya, Nairobi