Chi si rivede, la vecchia dc

Chi si rivede, la vecchia de Chi si rivede, la vecchia de Casini: fra noi manca solo il Cavaliere PROFUMO DI BIANCOFIORE AROMA che ora inizia il consiglio nazionale de?». H fotografo che immortala Clemente Mastella ridacchia tra di sé compiaciuto per la battuta appena coniata. Sono le sei del pomeriggio e al residence di Ripetta, nel centro della capitale, gli ex democristiani della diaspora sono tutti h. seduti attorno a un tavolo: il ppi Rocco Buttiglione, il «ppi bis» Gerardo Bianco, il ecd Pierferdinando Casini e il suo collega di parato Sandro Fontana, (cui si deve la rimpatriata scudocrociata. L'occasione, infatti, è la presentazione di un libro sull'unità politica dei cattolici scritto dall'europarlamentare. Nella sala del Ripetta si sente odor di miracolo. Il miracolo della resurrezione de. Gli indizi che fanno presagire il «grande evento» sono cinque. Il via vai dei clientes nell'atrio dell'albergo («Clemè te devo chiede 'na cosa»). L'apparizione dell'attricetta di turno: Adriana Russo. La presenza dei direttori di Tgl e Tg2, come nella miglior tradizione dei consessi democristiani. Lo sguardo ironico con cui Giampaolo Pansa, che ribattezzò «Balena Bianca» la de, coccola quelli che lui chiama i suoi «balenotteri». E, infine, l'assenza dell'ospite d'onore, quel Silvio Berlusconi che è rimasto a Milano. Già la de, o una sua pseudospecie, è questo il futuro che il «centro» riserva al Paese, nel caso in cui il Cavaliere dovesse, sua sponte o suo malgrado, ritirarsi dall'agone politico? Del resto i democristiani sono ancora tanti, anche se sparsi un po' dovunque, e la platea del Ripetta lo dimostra. Certo, c'è pure qualche «intruso». Come Ugo Intini, che spiega: «Per tanti anni sono stato alleato dei de...». E due autorevoli esponenti di An: Pinuccio Tatarella e Ignazio La Russa. Il convegno sta per iniziare. Casini accarezza la folla, sfodera un sorrisone moderato e sospira lieto: «La de è morta, ma non sono morti i democristiani, manca solo il democristiano Berlusconi». I giornalisti «drizzano» le antenne. Ma le prime avvisaglie non fanno presagire il prodigio: Bianco e Buttiglione, ostinati, quotidianamente alle prese con giudici e tribunali per farsi la guerra l'un l'altro, rifiutano di scambiarsi una stretta di mano davanti alle telecamere. E quando il primo apre bocca, la platea capisce che più di un miracolo, quello della ricostituzione del partito cat¬ tolico, è un miraggio. «No - il leader del ppi nlo-D'Alema rivolto a Fontana - non direi mai: Sandro vorrei che tu Rocco ed io, fossimo presi per incantamento...». E conclude, tranciante: «Mi pare difficile ricostruire la de con dei partner che hanno scelto la destra». Ora è il turno di Buttiglione. Ironia della sorte: lui che è l'unico là in mezzo a non aver mai avuto la tessera de, vorrebbe rifare la democrazia cristiana: «Quella dei tempi d'oro», precisa. E visto che in platea c'è Pansa, il Filosofo spiega, con aria professorale: «La balena bianca non è il simbolo dell'impotenza: chi ha letto Moby Dick sa che era un'altra cosa, era il destino. Potremmo dire il destino di esssere italiani, di appartenere ad un Paese in cui la componente cattolica è importante. Quindi chi ha paura che ritorni la de non si rassegna ad essere italiano;). Esemplare binomio, patria e de. Allora 1'«evento» potrebbe ancora verificarsi? Niente da fare: ci pensa Casini, l'ultimo ad intervenire, a porre la parola fine: «Rifare oggi la democrazia cristiana - dice il leader del ecd - è impossibile, questo partito non c'è più perché si sono esaurite le sue ragioni storiche». Incrina l'atmosfera d'attesa, Casini spiegando perché e per come bisogna piuttosto rafforzare l'ala moderata del centro destra, ristrutturare il Polo, e per questo, dice, ci vuole tempo, e le elezioni a ottobre non vanno ber.3. E rompe definitivamente l'atmosfera, il suo collega Mastella precisando che cosa vuol dire iniettare una bella dose di ricostituente al centro: «Alla riunione alla banca di Roma racconta, serio serio, l'esponente dei ecd - Geronzi e Capaldo hanno detto a Berlusconi che bisogna dar forza alla terza gamba, cioè ai centristi come noi. Sì, questa è la strada». Addio miracolo, allora? Chissà. D'Onofrio invita a dar tempo al tempo: «Eravamo 206 alla Camera, e adesso siamo 100 da una parte e 100 dall'altra, ma ci siamo ancora, tutti...», spiega sornione. Dunque l'evento è solo rinviato? Maria Teresa Meli Qui sopra Pierferdinando Casini e Rocco Buttiglione

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