Una Burgo da 3000 miliardi di Francesco Manacorda

Fatturato boom nel quadrimestre. Adler: «I prezzi saliranno ancora» Fatturato boom nel quadrimestre. Adler: «I prezzi saliranno ancora» Una Burgo da 3000 miliardi // caro-carta spinge i conti TORINO. «Il prezzo della carta? Quest'anno aumenterà ancora». Lionello Adler, presidente della Burgo, risponde così alle domande degli azionisti chiamati ad approvare il bilancio '94 del principale gruppo cartario italiano. E ad assemblea conclusa Adler spiega la cavalcata dei prezzi che tanti problemi crea all'editoria, ma che sta anche arricchendo a livelli da record il bilancio del suo gruppo. «Gli stessi editori dice - ammettono che negli ultimi cinque o sei anni il prezzo della carta è stato bassissimo, fuori dalla norma e dalla logica. Proprio per questo nel periodo di crisi molti stabilimenti hanno chiuso i battenti e oggi l'offerta non riesce a far fronte alla domanda portando così all'esplosione dei prezzi». Del resto Adler, che scarta qualsiasi ipotesi di cartello tra i produttori - ipotizzato invece da un'indagine aperta dall'Unione europea -, imputa i rincari anche al fortissimo aumento della materia prima: «Dal '93 ad oggi, tenendo conto anche degli aumenti che scatteranno a giugno e che porteranno il prezzo a 925 dollari la tonnellata, la cellulosa è aumentata del 140%». E proprio al rincaro annunciato della cellulosa (100 dollari la tonnellata), Adler attribuisce la responsabilità dei prossimi e prevedibili aumenti del prezzo della carta. Insomma, se gli editori piangono, la Burgo, almeno in senso fi- nanziario, ride. Nel '94 il fatturato consolidato è salito del 39,5% a 2392 miliardi. Le vendite di carta (che da sole compongono il '94% del fatturato complessivo) sono salite del 23,4% in quantità e del 34,9% in valore proprio a causa della crescita dei prezzi. L'utile consolidato è così arrivato a 19,5 miliardi contro i 199 milioni dell'esercizio precedente, una volta scontati 188 miliardi per ammortamenti e 44 miliardi a titolo di svalutazione delle azioni Comit e Mediobanca detenute. A questo proposito Adler ha annunciato che lo 0,35% di Mediobanca e l'l% di Comit che Burgo detiene direttamente passeranno alla Gefim, la finanzia¬ ria interamente controllata dalla Burgo che già detiene lo 0,98% di Comit. Nei primi quattro mesi di quest'anno, poi, la crescita è impressionante: il fatturato relativo a carta e cellulosa è aumentato del 26,2% in quantità e del 71,6% in valore rispetto allo stesso periodo del '94, passando da 639 a 1097 miliardi di lire. Il '95 si chiuderà così, secondo le previsioni, con un fatturato consolidato superiore ai 3000 miliardi. Il dividendo approvato ieri dall'assemblea ha riflesso il migliore andamento della società, che ha ritenuto di poter anche attingere alla riserva per meglio remunerare le azioni: 636 lire al- le privilegiate, 536 lire alle risparmio e 250 lire alle ordinarie, comprese quelle emesse a seguito degli aumenti di capitale avvenuti nel '94. A questo proposito va rilevato che nella prima stesura del bilancio la riserva veniva attribuita interamente alla remunerazione delle azioni ordinarie (che avrebbero ricevuto in questo modo 390 lire, mentre le risparmio sarebbero state retribuite con 400 lire e le privilegiate con 781); due fogli di «errata corrige» aggiunti in seguito al fascicolo hanno invece attribuito correttamente la riserva a tutte e tre le categorie di azioni. Francesco Manacorda nello Adler Lio

Persone citate: Adler, Adler Lio, Lionello Adler

Luoghi citati: Torino