Disperazione di 1. T.

^1 Disperazione Ragazzi perduti tra birra e coca CANNES. I film sui ragazzi perduti, sui giovani considerati superflui o ingombranti ed espulsi dalla società produttiva, sui ventenni senza ribellione, senza speranza e senza lavoro affondati in un irrimediabile vuoto esistenziale, danno un senso di disperazione: come analisi rivelano adolescenti nichilisti e reazionari, come denuncia non servono a nulla, come storie sono tutti simili. «Historias del Kronen» (Storie del Kronen, che è una birreria) di Montxo Armendariz, protagonista Juan Diego Botto, tratto dal romanzo d'uno scrittore di diciannove anni, José Angel Manas, riproduce a Madrid d'estate i percorsi notturni d'ogni gioventù bruciata: troppa birra, cocaina, musica fortissima ovunque e in discoteca, vagabondaggi nel buio, accoppiamenti brutali e veloci, dar fastidio alle prostitute in attesa di clienti e provare per curiosità con un travestito, andare al cinema per «Henry pioggia di sangue» facendosi toccare dalle ragazze, compiere bravate rischiose e correre con l'auto contromano per vedere se è poi così difficile morire, momenti di repentina desolazione, feste di compleanno con l'acido nella sangrìa, risate guardando film violenti alla tv come fossero cartoni animati o performances sportive, un'immancabile tragedia finale. Ma in questo film spagnolo proprio la ripetizione di notti identiche e la monotonia dello squallore danno un risultato efficace, insieme con durezze non abituali: il protagonista fatto mette le mani addosso alla sorella, vomita, perde sangue dal naso usurato dalla cocaina, masturba un amico facendosi masturbare da lui, emette sentenze di banale cinismo («le regole sono per i tonti, non per noi», «l'amicizia è per i deboli, i forti non hanno bisogno di nessuno»), provoca la morte d'un compagno. E intanto le band più amate, suscitando appassionata identificazione nei ragazzi, suonano la canzone «Sei di troppo», oppure canzoni che esprimono disgusto del presente: «Solo mentiras, solo culo...», mentre il coretto scandisce «Alcol, alcol, alcol!». [1. t.]

Persone citate: José Angel Manas, Juan Diego, Montxo Armendariz

Luoghi citati: Madrid