Due ore di terrore nel centro estetico

Cronache Cuneo, la donna riesce a riconoscere il violentatore dalla voce e lo fa arrestare Due ore di terrore nel centro estetico Lega commessa e cliente e stupra la titolare CUNEO. Due ore di terrore per tre giovani donne: un uomo, armato di forbici e con il volto coperto da passamontagna, ha legato due di loro e violentato la terza. I carabinieri sono convinti di averlo individuato: Maurizio Giraudo, 26 anni, operaio di Carrù. Dall'altra notte è in carcere per sequestro di persona, violenza carnale, atti di libidine violenta e rapina. E' accaduto l'altra sera in un laboratorio da estetista di un paese nel Fossanese. Vittime la titolare, 25 anni, la commessa sedicenne e una cliente. Sono le 18, quando suonano alla porta del salone. L'apprendista apre e si trova di fronte un uomo con il volto coperto. La ragazza cerca disperatamente di richiudere, ma l'aggressore le spruzza negli occhi della vernice e riesce ad entrare. L'estetista pensa che quella furia con addosso una tuta blu e in mano un grosso paio di forbici sia un rapinatore. Apre un cassetto e prende l'incasso della giornata, cinquecentomila lire. Ma l'uomo vuole altro. Si avventa sulla sedicenne apprendista, cerca di strapparle i vestiti e di violentarla. Poi arriva la titolare; il folle aggressore le punta le forbici alla gola e la sottopone ad atti di libidine. In preda alla frenesia e all'eccitazione lega a una sedia l'apprendista e al lettino la cliente. Con la tuta aperta e brandendo le forbici, torna dall'estetista e la violenta a lungo. La giovane, in lacrime, cerca di difendersi, ma il folle non si ferma. Poi si avventa di nuovo sull'apprendista minorenne che, legata alla sedia, era stata costretta ad assistere alla scena. La ragazza urla ed in suo aiuto arriva l'estetista: piena di lividi e sotto «choc» la donna la difende, graffiando l'aggressore. Un'azione coraggiosa che salva la sedicenne, ma dà al maniaco il pretesto per violentare la giovane donna un'altra volta. Poi fa scempio con le forbici della biancheria intima e dei vestiti dell'estetista. E quindi se ne va portando via i soldi dell'incasso. Subito le donne chiamano i carabinieri di Fossano. Emergono indizi importanti, la voce dell'aggressore non è nuova, appartiene a un giovane che qualche volta aveva frequentato il salone di bellezza. L'estetista non ha dubbi: «E' lui che mi ha violentata». I militari arrivano in piena notte a casa di Maurizio Giraudo. L'operaio di 26 anni dorme a fianco della moglie e vicino ai due figli. L'arrestato nega: «Non c'entro niente con questa storia». I carabinieri perquisiscono l'appartamentoetrovano, lavata di fresco, una tuta da lavoro come quella indossata dal maniaco, le donne riconoscono anche un paio di scarpe, le forbici e la bomboletta «spray» di vernice con cui era stata messa fuori combattimento l'apprendista sedicenne. Gli inquirenti non hanno dubbi e arrestano Maurizio Giraudo. Ieri mattina il gip ha convalidato l'arresto. L'avvocato difensore, il monregalese Antonio Viglione, potrebbe chiedere una perizia psichiatrica. La giovane vittima è invece stata visitata al pronto soccorso dell'ospedale. Per il presunto violentatore è probabile il test del «Dna». Ieri il salone dell'estetista era chiuso. Intorno alla giovane donna violentata si sono stretti gli amici. Hanno fatto quadrato perché non subisca altre violenze. In molti conoscono il presunto aggressore. «Quando lo vedrò gli sputerò in faccia». L'amica più cara della vittima è lapidaria. Poche parole per gridare la' sua rabbia. «Quel maledetto non merita pietà, deve essere punito. E' un ragazzo che tutti considerano introverso. Uno che non ti guarda mai negli occhi. Guai a pensare di accusare una persona soltanto per la faccia. Ma dopo quello che è successo viene da immaginare di tutto. Nessuno di noi si sarebbe aspettato un gesto simile». L'amica della vittima è sconvolta, ma pensa a chi ha subito due ore di violenza. L'estetista è andata a cercare tranquillità lontano dal suo paese, poche case dove tutti sanno quello che è accaduto. «Vogliamo soltanto starle vicino e non aiuteremo nessuno a rintracciarla - dicono gli amici -. E' una ragazza tranquilla, semplice e non appariscente. Carina sì, ma non una bellezza sfacciata. Ma questo poi cosa c'entra, l'aspetto esteriore di una persona può forse giustificare una violenza?». Luca Femia Giampaolo Marra Una scena dal film «Oltre ogni limite»: la storia di uno stupro

Persone citate: Antonio Viglione, Giampaolo Marra, Luca Femia Giampaolo, Maurizio Giraudo

Luoghi citati: Carrù, Cuneo, Fossano