«Ecco i Tele-gattopardi»

«Ecco i Tele-gattopardi» 1ÌII:>1 POLITICA E SATIRA «Ecco i Tele-gattopardi» // manifesto contro Cavaliere e Veltroni B ISOGNA che tutto cambi perché tutto resti come prima», scriveva Giuseppe Tornasi di Lampedusa nel suo Gattopardo. E il manifesto, «quotidiano comunista» diretto da Luigi Pintor ha titolato ieri «Telegattopardi», riferendosi all'ipotesi di intesa tra Polo delle libertà e sinistra per scongiurare i referendum Tv. Nella gigantografia che campeggia in prima pagina: a sinistra, il leader degli Azzurri, Silvio Berlusconi (ad occhi chiusi); a destra, il numero due del pds, Walter Veltroni; in mezzo, la statuetta del «Telegatto», il simbolo pensato da Tv Sorrisi e canzoni per premiare in modo «ecumenico» i protagonisti delle stagioni televisive di Rai e Fininvest. «Ci provano davvero - sostiene il manifesto, riferendosi al Cavaliere e al rappre- sentante della Quercia -; e stavolta potrebbero riuscirci. La trattativa per evitare i referendum sulle Tv arriva a un passo dal successo: lo chiede Scalfaro, ci lavora Dini, lo desiderano il centrosinistra e il centrodestra, perfino Berlusconi sembra rinunciare alla linea dura. L'i¬ potesi di accordo l'ha escogitata un mandarino della Prima Repubblica, Giuseppe Guarino: abrogare per legge la Mammì, rinviando però sine die la riforma dell'etere». E, in terza pagina, è la satira di Vauro a colpire ancora: la matita impertinente del vignettista ha ritratto Vel¬ troni e Berlusconi insieme a passeggio. Il primo, fischietta un motivetto per darsi un contegno di fronte a chi protesta e chiede ancora di votare «sì». L'ex premier, lo incita dal fumetto: «Non ti voltare, Walter; facciamo finta di non conoscerli». Ancora un cambio di pagi- na ed è un altro affondo. Tocca a Giovanna Pajetta, giornalista del quotidiano di Pintor, reduce da due scontri verbali in dieci mesi con il Cavaliere, a rincare la dose: «Il coniglio di Arcore», titola il manifesto in quarta pagina. E, nel sommario, spiega: «Dal cappello di Berlusconi un'ipotesi di accordo. Sperando di salvare voto di ottobre, Fininvest e leadership». Ma, a sinistra, non sono solo quelli del manifesto a sparare sull'intesa anti-referendum. Liberazione, il quotidiano di Rifondazione, parla di «grandi manovre sulla comunicazione», di «accordo fantasma» e di «capocchio». E conclude bocciando l'intesa senza mezze misure: «E' come se, per l'errore di un arbitro, si cancellasse l'intero campionato». Ma rende merito «all'instancabile Dini»... [m. tor.] Taradash». Ce la farà Dini a varare l'Ariti- La prima pagina del «Manifesto» di ieri e la vignetta di Vauro

Luoghi citati: Arcore, Lampedusa, Vauro