Firmò il crack del secolo preso a Miami

Il «re del mattone» aveva beffato le banche più famose: ora rischia 10 anni di carcere Il «re del mattone» aveva beffato le banche più famose: ora rischia 10 anni di carcere Firmò il crack del secolo, preso a Miami In Germania aveva lasciato debiti per 6000 miliardi UN ANNO IN FUGA LBONN A sua fuga è durata 13 mesi, e non ha avuto i risvolti romanzeschi che la stampa popolare le aveva attribuito: Juergen Schneider, il re del mattone protagonista del peggior crack edilizio del dopoguerra tedesco, è stato arrestato ieri a Miami con la moglie Claudia mentre, insieme all'autista italiano Luigi Poletti, stava entrando in una banca, abbronzato e in short. L'uomo più ricercato di Germania si era rifugiato in Usa subito dopo essere scappato da Francoforte lasciando debiti per oltre 6000 miliardi di lire con le banche. Il sessantunenne «leone dell'edilizia» - com'era soprannominato - non se n'era andato per il Golfo Persico a bordo del suo yacht, e non era fuggito su un'isola deserta. Come migliaia di pensionati benestanti, viveva al sole di Miami da almeno otto mesi: in un appartamento di quattro stanze certamente modesto, per chi era abituato a un castello nascosto fra le colline del Taunus. Perché venga estradato ci vorranno almeno sei mesi, ma al suo ritorno rischierà 10 anni di carcere: le accuse infatti sono pesanti, frode e bancarotta fraudolenta. L'arresto di Schneider rida certo fiducia a centinaia di artigiani travolti dal fallimento del suo impero ed esposti per 20 miliardi di lire. Ma saranno molti gli interrogativi ai quali l'ex magnate dell'edilizia dovrà rispondere, e molti gli imbarazzi che le sue risposte solleveranno. Le banche, a cominciare dalla più importante fra loro, la Deutsche Bank, dovranno spiegare alle migliaia di clienti che di regola - incontrano difficoltà ad ottenere crediti modesti, come mai Schneider riusciva ad ottenere prestiti per miliardi senza che su di lui venissero compiuti controlli adeguati. Dovranno spiegare, alle centinaia di appaltatori e fornitori falliti, perché un imprenditore il cui patrimonio era di 5 milioni di marchi godeva di crediti mille volte superiori. Schneider dovrà dare soprattutto una risposta: come è stato possibile cumulare tanti debiti? E come è riuscito a convincere banche serie a non preoccuparsi delle reali condizioni di un impero rivelatosi, alla fine, fragilissimo? Perché la sua impresa, è stato appurato, ha sempre finanziato un progetto ipotecando quello precedente. Fino a una fuga che ha sconcertato la Germania e ha sollevato un interrogativo, soprattutto: il crack poteva essere evitato? Quando il caso esplose, il presidente della Deutsche Bank, Hilmar Kopper, ammise, l'errore: «Ci vorranno anni prima di poter riconquistare la fiducia dei clienti». Anche perché l'incidente non era il primo: un'altra voragine finanziaria, quella apertasi nel gruppo Metallgeselschasft, aveva da poco alimentato aspre polemiche attorno al sistema bancario, al suo «strapotere» nell'economia. Ieri la Deutsche Bank ha salutato con favore l'arresto di Schneider. Ma la pubblicità che l'avvenimento è destinato ad avere nel Paese non potrebbe arrivare in un momento peggiore. Proprio ieri l'Spd ha presentato un progetto di legge per diminuire il potere delle banche, riducendo le loro partecipazioni azionarie e la loro presenza nei consigli di amministrazione. Una settimana fa, anche i partiti di governo hanno avviato uno studio in tal senso. L'intero sistema si avvicina forse a una svolta, e su questo punto Schneider - che l'altro giorno aveva diffuso una registrazione sostenendo di essere stato strangolato dalle banche - accentrerà certo la sua difesa. Nei giorni scorsi, un documento interno dell'Associazione bancaria tedesca aveva rilevato che le preoccupazioni fra il pubblico sul potere delle banche cominciavano a diminuire, anche in seguito a una costosissima campagna d'immagine. Dopo l'arresto di Miami, probabilmente, è tutto da rifare. Emanuele Novazio Faceva una vita da pensionato qualunque al sole della Florida Il sessantunenne Juergen Schneider (a destra scortato dagli agenti Fbi) è stato arrestato ieri a Miami con la moglie Claudia

Persone citate: Emanuele Novazio, Hilmar Kopper, Luigi Poletti, Schneider

Luoghi citati: Florida, Francoforte, Germania, Miami, Usa