Bufera sulle foto del re nudo di Gian Antonio Orighi

Bufera sulle foto del re nudo Bufera sulle foto del re nudo Spagna, ilpremier: «Un furto della privacy» SCANDALO A CORTE Smadrid CANDALO in Spagna per le foto, pubblicate da «Novella 2000», del re Juan Carlos I in tenuta adamitica sul suo yacht «Fortuna»? Assolutamente no. Critiche per il naturismo del capo dello Stato? Macché! Levata di scudi, invece, per difendere la privacy del monarca più popolare d'Europa, con un intervento a suo favore del premier Gonzàlez. Unica rovente polemica? Le misure di sicurezza che proteggono Sua Maestà, con tanto di editoriale del quotidiano spagnolo più monarchico che mette sotto accusa il capo del governo. Com'era prevedibile, in un Paese che da sempre difende con un «pacto de caballeros» non scritto la vita privata della monarchia, i media hanno coperto con un muro di silenzio, durato fino allo scorso mercoledì, l'«esclusiva mondiale» di «Novella 2000». Il «la» che ha rotto il «black-out» e che ha confermato Il re di Spagna Juan Carlos e, a destra, il primo ministro Felipe Gonzàlez do il suo capo reale solo con un cappellino bianco da pescatore». L'articoletto, molto ironico, nega poi lo scoop di «Novella 2000». Scrive «El Pais»: «La rivista non allude al fatto che la tenuta adamitica reale non è altro che la continuazione di quella di suo nonno, il re Alfonso XIII, che si lasciò immortalare dal fotografo Campua quando visitò Las Hurdes, una stazione termale ufficialmente che le foto erano proprio di Sua Maestà lo ha dato «El Pais», ma solo con un colonnino, a pagina 45. Un vero capolavoro diplomatico, intitolato: «Il re era nudo». «Il monarca appare nudo, prendendo il sole. Don Juan Carlos, senza il segno di un costume, come un habitué del sole integrale, insegna le più nascoste "gioie della Corona" ed intona l'inno al naturismo, copren¬ dell'Estremadura». Ma la diga, ormai, è stata incrinata. Sempre mercoledì, la radio più ascoltata di Spagna, la «Cope», ha dato la notizia con grande risalto, rivelando: «Hanno tenuto le foto sequestrate fino ad oggi». E, subito dopo, Julian Lago, ex direttore del più venduto settimanale di Spagna, «Tiempo», ha sottolineato: «In Spagna, nel gruppo Zeta (proprietario di Tiempo) c'erano molte foto del re nudo, e non sono mai uscite». Alle 9 del fatidico mercoledì, entra poi in campo Gonzàlez. La radio «Ser» gli chiede in diretta cosa pensi delle ormai famose foto di Sua Maestà. «Deploro l'invasione dell'intimità, il furto della privacy - sostiene il premier -; è un'intromissione intollerabile nella vita privata delle persone». E tutti gli altri media continuano con la censura. Ieri, infine, «Abc», il quotidiano più monarchico di Spagna, senza dire che il re era nudo. scrive che «Novella 2000», pubblicando le foto, «ha esercitato il diritto alla libertà d'espressione» e stigmatizza: «Le foto non meritano commento alcuno. Ma sì che un fotografo, che avrebbe potuto essere un terrorista, avrebbe potuto riprendere il monarca. Gonzàlez, quindi, deve prendere tutte le misure per impedire che un terrorista dell'Età, come ha fatto un fotografo, possa mettere nel mirino il re». «El periodico de Cataluna», però, sostiene che le foto sono dell'89 e sono state pagate 25 milioni di lire. Intanto una fonte autorizzata della Casa Reale ha dichiarato ieri: «La pubblicazione delle foto è un'evidentissima violazione del diritto all'intimità, riconosciuto dall'articolo 20, comma 4, della Costituzione. Aspettiamo di vedere la rivista. Dopo valuteremo se adire o no le vie legali». Gian Antonio Orighi

Persone citate: Alfonso Xiii, Cope, Felipe Gonzàlez, Juan Carlos, Juan Carlos I, Julian Lago, Pais

Luoghi citati: Europa, Spagna