Il governo reitera il decreto

Il governo reitera il decreto Il governo reitera il decreto ROMA. Il Consiglio dei ministri ha reiterato con poche modifiche il decreto legge sulla par condicio. Fra le altre cose, è stato adeguato il comma 6 dell'art. 3 che originariamente prevedeva il divieto di cumulabilità delle campagne elettorali per politiche, regionali e referendarie e che vietava quindi la messa in onda di spot nei 30 giorni precedenti la data del referendum. In pratica, il governo ha adeguato il decreto alla sentenza della Corte Costituzionale. Il ministro delle Poste Agostino Gambino, uscendo da palazzo Chigi al termine del Consiglio dei ministri, ha pure spiegato che non sono state accolte le richieste del centro-sinistra e dei comitati per il Sì di un anticipo del 50% del tetto di spesa porgli spot pubblicitari: «Non sarebbe stato corretto modificare le regole del gioco a cam-' pagna referendaria in corso e poi questo avrebbe anche creato un precedente per le successive campagne referendarie». [r. i.] L'oro di Napoli, con Totò, partecipasse al festival di Cannes, mentre 22 tagli nella sceneggiatura e 420 metri di pellicola amputati ridussero il Casano va di Steno a un esangue e di- sgraziatissimo «Giacomino Buoncostume». Con il teatro fu ancora peggio. Non pago, provò a lanciare un proprio «codice» di regolamentazione cinematografica: «Come se un

Persone citate: Agostino Gambino, Casano

Luoghi citati: Cannes, Napoli, Roma