In cella l'«aguzzino» di Rosaria di Roberto Beccantini

In cella P«aguziino» di Rosaria In cella P«aguziino» di Rosaria Arrestato l'uomo che abusò della giovane psicolabile racusa decida sulla richiesta di interdizione avanzata da alcuni volontari che la assistono da tempo. Per questo, anche se lei si dimostra consenziente, questa sua particolare condizione fa scattare arresto e denuncia per chiunque abbia o tenti di avere rapporti sessuali con lei. Favacchio era nella lista delle persone da tenere sotto controllo perché sospettate di avere già in passato abusato della giovane. Così, martedì sera i carabinieri lo hanno seguito fino al casolare dove è poi arrivata Rosaria. Qualche istante dopo c'è stata l'irruzione. I militari hanno bussato, chiedendo che venisse aperto. Hanno dovuto attendere qualche minuto prima di ricevere la risposta. Quindi il fabbro ha aperto l'uscio mentre tentava ancora di sistemarsi i pantaloni. C'è stata l'irruzione; nascosta in un angolo c'era Rosaria, anche lei quasi senza abiti. La giovane è stata accompagnata in caserma dove è stata interrogata e poi riaffidata al tutore. Ieri è stata visitata all'ospedale di Noto. Poi è stata organizzata una festicciola per il suo compleanno, con torta alle fragole. Favacchio, che per alcuni anni dopo la separazione aveva convissuto con un'altra donna, ora è in carcere. [f. a.) SIRACUSA. Ancora una volta Rosaria. Ancora una volta la giovane psicolabile di Rosolini, madre di tre figli e in attesa del quarto, al centro dell'attenzione per una storia di violenza sessuale. Questa volta ha un nome, e un volto, uno degli uomini che hanno abusato di lei. Si chiama Salvatore Favacchio, 58 anni, un fabbro che da tempo vive separato dalla moglie dalla quale ha avuto due dei suoi tre figli. L'uomo è stato arrestato martedì notte all'interno di un casolare semidiroccato che si trova alla periferia del paese. Dentro, con lui, c'era Rosaria; i due erano, seminudi, all'interno di una specie di stanza da letto sporca e squallida. L'uomo, ammanettato dai carabinieri, è adesso accusato di violenza carnale nei confronti della giovane che proprio ieri ha compiuto 28 anni e ha superato il quinto mese di gravidanza per il suo quarto figlio. Come per gli altri, anche per questo nessuno sa chi sia il padre. Ma, forse, per lei che non si rende conto del limite tra lecito e illecito, tra amore e violenza, quell'irruzione dei carabinieri non è stata un regalo di compleanno. La giovane è da qualche mese sotto tutela giudiziaria, seppure provvisoria, in attesa che il tribunale di Si¬ da Bucci, all'incornata beffarda di Dinone l'Incompreso. Il calcio, talvolta, è più semplice di quanto non blaterino gli scienziati. La Juve si è mangiata almeno due gol fatti, il Panna no: spietato e concreto, ha sfruttato la «sua» occasione dopo aver lottato su ogni palla, e per ogni zolla. 11 verdetto non mortifica i vinti. Per il Parma di mastro Nevio, complimenti anche a lui, si tratta del quarto trofeo di una epopea strepitosa. E domenica, tutti a Torino. Tramontato il sogno del grande slam, e in attesa della coda di giugno, in Coppa Italia, scocca l'ora dello scudetto. Avviso ai naviganti: alla Juve, Dino Baggio ha segnato pure in campionato, P8 gennaio, un gol inutile, d'accordo, ma un gol che, sommato a questi due, porta a uno strabiliante tre su tre. dizione, la Juventus non si è abbandonata a calcoli e risparmi. Prima di calare alla distanza, ha dato tutto, anche se Sousa, tanto per fare un esempio, non ha ripetuto le mostruose esibizioni alle quali aveva abituato noi critici. La bagarre a centro campo è risultata più equilibrata che al Tardini, là dove gli juventini avevano segnato una schiacciante supremazia. Vialli ha realizzato un gol strepitoso, con una sassata di sinistro che ha incenerito Bucci. Si era al 34' del primo tempo, e Madama sembrava in grado, per gioco e stamina, di poter ribaltare completamente la situazione. Il Parma non ha mollato. Si è difeso con cinismo, ha aspettato, con scaltrezza e perfidia, il suo momento. La sfida si è decisa, nella ripresa, fra il settimo e il decimo minuto, dall'errore di Torricelli, smarcato da capitan Baggio e ipnotizzato L'UOMO DEL DESTINO qui e là, da tackles incendiari. La squadra di lappi l'ha affrontata di slancio. Si sapeva che 1*1-0 del Tardini avrebbe costituito una mina vagante. Ispirato e incitato a viva voce dal suo popolo in adorazione, il Codino lia spalancato la porta, nell'ordine, a Ravanelli, Vialli, Jarni e Torricelli. Soprattutto Vialli e Torricelli avrebbero potuto, e dovuto, concretizzare meglio servizi cosi prelibati. Di sicuro, ne è uscito vincitore il calcio italiano, che ha proposto, in mondovisione, due orchestre di eccellente spessore. Il Parma ha giocato neglio che due settimane orsono, più tonico, più compatto, forte di un gruzzolo non indifferente. Come nella più recente tra¬ Roberto Beccantini

Luoghi citati: Italia, Rosolini, Siracusa, Torino