Un bandito testimonial di carità di Maria Teresa Martinengo

Racconterà in una videocassetta dei Paolini la sua conversione al volontariato Racconterà in una videocassetta dei Paolini la sua conversione al volontariato Un bandito testimonial di carità E' l'ex rapinatore Cavallero ROMA. A un collega che gli chiedeva, «Ma che ci vai a fare in Sicilia? Lì ti fregano», Gian Carlo Caselli, rispondeva: «Sono morti Falcone e Borsellino... Ora andare giù per testimoniare ha un senso. Non è questione di coraggio». E' un passo citato nella prefazione di Alessandro Galante Garrone per il libro «Il procuratore - Gian Carlo Caselli un giudice fra mafia e terrorismo», in uscita da Baldini e Castoldi. Scritto da Vincenzo Tessandori (inviato de La Stampa) e Ettore Boffano (capocronista della redazione torinese de La Repubblica), racconta la vita del procuratore di Palermo. Sotto pubblichiamo uno stralcio del capitolo «Il bacio di Belzebù». TORINO. Anche il ritiro spirituale adotta il linguaggio della televisione e per farlo sceglie un testimonial che continua a far parlare di sé, l'ex bandito Pietro Cavallero, cinque morti, ventuno tentati omicidi, ventitré rapine sulla coscienza. E venticinque anni di galera alle spalle, il pentimento, la trasformazione, il mettersi al servizio degli altri. Cavallero, in libertà vigilata, da anni impegnato nel volontariato presso il Sermig di Torino, è stato invitato dai paolini della San Paolo e dai salesiani della Elle Di Ci a proporre una testimonianza sulla propria conversione nella serie «Vidcodeserto», regia di Enrico Carlesi. L'iniziativa, che sarà presentata nei prossimi giorni al Salone del Libro di Torino, è una novità assoluta in fatto di sussidi per l'educazione religiosa. Alle quattro «puntate» de «I giovani in ritiro» su preghiera, morte, carità e eucaristia, partecipano altri testimonial d'eccezione: don Luigi Ciotti del Gruppo Abele, suor Giuliana Galli del Cottolengo, Ernesto Olivero del Sermig, Enzo Bianchi, priore della Comunità di Bose, il musicista-eremita Juri Camisasca, padre David Maria Turoldo (intervistato poco prima della morte). La testimonianza di Cavallero, tra le più ampie del programma, è preceduta da una se- UN PIEMONTESE A PALERMO quenza del film «Banditi a Milano» di Lizzani. Cavallero riflette sulla carità. «I motivi per cui sono finito in carcere - dice - penso che siano abbastanza conosciuti. Sono state cose estremamente gravi, brutte, dolorose per gli altri e anche per me. Ma proprio davanti al disastro, alla sconfitta, cominci a riflettere. Ti rendi conto di cosa hai combinato, di quello che hai fatto agli altri, perché la carità - carità verso gli altri comincia da se stessi: perché bisogna anche avere carità per se stessi e a noi mancava. Allora cominci a cercare di fare la vita buona, non la bella vita, ma la vita bella». MILANO i i L'iniziativa sarà presentata al salone del Libro di Torino Nel cast anche don Ciotti L'ex bandito Pietro Cavallero farà da testimonial per un home-video di esercizi spirituali gramma con Roberto Di Diodato e Francesco Antonioli, spiega le ragioni di «Videodeserto»: «Quando si organizza un ritiro non è sempre facile poter contare sulla presenza di personaggi capaci di portare testimonianze significative, di stimolare la riflessione. Così abbiamo pensato di metterli a disposizione di tutti. In primo luogo degli educatori religiosi, ma anche delle famiglie che potranno acquistare o noleggiare il programma al posto di un film. E allo stesso prezzo». Ma perché il titolo «Videodeserto»? «Per provocare - replica il salesiano -, quando mai il piccolo schermo è deserto?». Per Di Diodato, direttore editoriale della San Paolo Audiovisivi, «la Chiesa deve abituarsi a comunicare con il linguaggio del villaggio elettronico, anche su un fronte così delicato come quello degli esercizi spirituali». A sottolineare questa convinzione, paolini e salesiani mettono in commercio in questi giorni un'altra serie di due educational home-video, «I bambini in ritiro». A base di cartoni animati, è dedicata all'educazione spirituale dei giovanissimi tra gli 8 e i 10 anni ed è guidata dalla conduttrice di «Parlato semplice», Stefania Giuliani. Maria Teresa Martinengo