«Avanti Dini, ma con riserva»

«Avanti Dini, ma con riserva» «Avanti Dini, ma con riserva» Abete: per favore, non continuate a litigare «Non siamo più obbligati a passare dai partiti. La nuova manovra deve ridurre le spese di 5 punti» mercati finanziari siano stati con Dini più generosi di voi industriali... «Un momento. La ripresa della lira nasce da una somma di segnali diversi. Ci sono almeno tre spiegazioni. Innanzitutto, una di ca-sf rattere internazionale. La ripresa, in America e in Giappone perde colpi. Per questo motivo cambiano le attese sul costo del denaro. I mercati pensano che i tassi abbiano ormai finito di salire e potranno iniziare la discesa. Questo favorisce le monete più deboli». La fortuna, insomma, aiuta Dini. Ma è tutto merito della ripresa del dollaro? COLLETTA CULINARIA PMILANO OVERO (o beato) Prodi. Una serata nell'appartamentone di Isa Parodi, via Sant'Andrea, cuore della Milano centro, per pattinare tra aragostine e cotolette, calici e chiacchiere (c'era questo, c'era quello) lasciandosi alle spalle (ma solo per una sera) il pullman autostradale, i panini e la rudezza dei caffè sulle tangenziali. Appuntamento alle 21. Vestito blu. La notte con forchette è opera di Giuseppe Turani, detto Peppino, giornalista economico e vecchio amico del professore. Lui ci ha messo l'indice (degli invitati) la signora Isa, la casa. L'idea era quella di convocare industriali (acciaio, mattoni, gomma) e invece niente o quasi. Niente Pirelli, Falck, Garrone che (volendo) il professore lo possono incontrare a tu per tu intorno a tavoli riservati. Invece abbondanza di signore: Silvia Tofanelli, Adriana «Ovviamente no. Nelle ultime settimane, finalmente, si è moderato il tono della polemica politica e si è parlato di contenuti. Per i mercati è fondamentale percepire che tutti abbiano finalmente compreso la natura e la profondità dei problemi che il Paese deve affrontare». Eppoi c'è la riforma delle pensioni... «Lo so benissimo. Certo, anche Monti, Roberta Einaudi, Lina Sotis, Attilia Lanza che risalgono salotti da un paio di repubbliche, sempre che questa sia la seconda. Dicevano i bisbigli che la cena sarebbe stata all'americana, con gli assegni nel cappello, visto che i fondi dell'Ulivo scarseggiano. Ma tutti negano: gli uomini dello staff prodiano e, più ancora, gli invitati. Perciò solo brindisi. Con l'architetto Vittorio Gregotti e l'architetto Gae Aulenti. Con Carlo Bonomi e Massimo Bel- quello è un segnale positivo. Non tanto di quantità, intendiamoci bene, ma per il valore simbolico che comunque viene ad assumere nonostante tutti i limiti e le osservazioni che abbiamo fatto». La vostra posizione non cambia, insomma... «No, non è proprio cambiato nulla. Il governo, in fatto di pensioni, ha fatto una proposta che rappresenta un passo in avanti, ma un Gae Aulenti modesto passo, sulla strada a suo tempo segnata dal governo Amato. Si tratta, a nostro avviso, di una proposta che allo stato attuale è carente sotto due profili. E mi auguro che in Parlamento questa riforma si possa migliorare». Il giudizio sui tempi resta perciò negativo nonostante l'impatto sui mercati? «La nostra non è una critica congiunturale. Riteniamo che il sistema preveda tempi di attuazione troppo lunghi, assurdi di fronte alla velocità dei cambiamenti sociali cui stiamo assistendo. Ma vi rendete conto che la riforma prevede che il nuovo sistema en¬

Luoghi citati: America, Giappone, Milano