Istruzioni per l'uso

Istruzioni Istruzioni per Fuso Il | OTTAVO Salone del libro di / Torino si aprirà giovedì prossimo, 18 maggio. I padiglioni del Lingotto, in via Nizza 294, I ospiteranno per cinque giorni (dalle IO alle 23, chiusura martedì 23 alle 14) la più grande fiera mercato degli editori italiani, oltre 900, con stand su una superficie di circa 34 mila metri quadri. Accanto, nellle sale del nuovo Centro congressi (complessivamente 3240 posti a sedere), un fitto programma di convegni e dibattiti che vedranno la partecipazione di centinaia tra scrittori, giornalisti, uomini di tv e spettacolo. Tema conduttore e titolo del Salone: «Novantacinque%», tanto quanto abbiamo già vissuto del secolo, dunque è tempo di bilanci e verifiche, per immaginare il futuro conviene verificare che cosa resta del '900, come ci hanno trasformati la storia, ia letteratura, l'arte di questo secolo. L'idea è del «consigliere» culturale del salone Beniamino Placido, che ha scelto come tema la «rivelazione-rivoluzione» della pop art. Intorno a questa idea ruotano (ma con molta libertà di manovra), le proposte di case editrici, associazioni, giornali e riviste che animano le cinque giornate del salone. L'anno scorso i visitatori del Salone furono ben 156.000, un vero record, e si spera naturalmente di ripetere il successo. Il biglietto costerà quest'anno un po' di più (12 mila lire). Riduzioni del 50%, oltre che per ragazzi e militari, anche per gli studenti universitari (basterà esibire il libretto) e per chi verrà a Torino in treno (presentando il biglietto ferroviario di anaciata e ritorno). Possibile un abbonamento cumulativo di 11 ingressi (max 2 giornalieri) per 35.000 lire. Ingresso gratuito per i «visitatori professionali» (librai, bibliotecari, insegnanti: l'anno scorso questi ultimi furono ben 9245). Per 5 giorni il Lingotto sarà una vera città del libro, quest'anno avrà anche le sue vie e le sue piazze (nominate con i grandi della cultura del '900, con tanto di targhe biografiche, una sorpresa firmata sempre da Beniamino Placido: dunque invece di rincorrersi tra un numero e l'altro degli stand ci si potrà incontrare di volta in via Hemingway, angolo largo Joyce, darsi appuntamento in piazza Proust, fermarsi a tirare il fiato in viale Kandinsky o Charlie Chaplin). Maggior spazio (14 mila metri quadri) anche per bar, ristoranti, selfservice, pizzeria, edicole, ecc. All'interno, parcheggio auto a pagamento. Per chi arriva in tram: linee I, 18,35. Per pubblicizzare il Salone, una novità voluta dal presidente Accornero: uno spot, in programmazione nei cinema (e perché non anche, naturalmente gratis, almeno nella tv pubblica?), un trailer a suspense ambientato nella biblioteca dell'Accademia delle scienze: un uomo in fuga, un killer all'inseguimento, e un'improvvisa illuminazione, la via di salvezza tra le pagine di un libro, un ironico soffio di pedagogia («chi più legge, più vive»). Arte, fumetti e multimedialità Non solo libri al salone. Una mostra satirica, «RidiArte» ovvero grandi capolavori della pittura rivisti dai nostri disegnatori (da Jacovitti al nostro rimpianto Cavallo, da Staine a a Cemak). Un dibattito di Corra* su «parole musica e fumetti» (il 20 alle 21) con Balestra, Brizzi, Disegni & Caviglia, Guccini, Littizzetto, Gambarotta, Luttazzi Riondino. E anche Martyn Miste re sarà al Salone: un'avventura tutta ambienta nel mondo dei libri in un volumetto dedicato al personaggio della scuderia Bonelli, disegnato da Castelli edito da Scarabeo e Hiroshima Mon Amour. Oltre ai fumetti, avranno uno spazio speciale l'editoria tecnicoscientifica, la videografica, la multimedialità. I monologhi del teatro I maggiori monologhi del Novecento, ogni giorno (ad eccezione di domenica) allo Spazio Incontri (h. 10.45). Gli attori del Teatro Stabile di Torino reciteranno testi di Garda Lorca, Wedekind, T. S. Eliot, Pirandello, D'Annun zio, Cecov (giovedì), De Filippo, Genet, Brecht, Beckett, Albee, Walser (venerdì), Camus, Gelman, Pinter, Gelman, Pinter, Manfridi, lonesco, O'Neill (sabato), Miller, Berkoff, Bernhard, Strindberg, Tabucchi, Ginzburg (lunedì), Pasolini, Anouilh, Muller, Bachman, Claudel, Buzzati (martedì).

Luoghi citati: Hiroshima Mon Amour, Torino