«Vi racconto l'esorcismo assassino» di D. M.

Reggio Calabria Reggio Calabria «Vi racconto l'esorcismo assassino» REGGIO CALABRIA. E' durata cinque ore, davanti ai giudici della corte d'assise di Palmi, l'audizione di Marisa Lumicisi, 15 anni, l'unica testimone di quanto è accaduto la notte in cui, a Polistena, fu uccisa durante un rito satanico la piccola Maria Ilenia Politane, di due mesi. La ragazza è stata accompagnata in aula da due suore dell'istituto religioso dove è ospitata dopo l'arresto, avvenuto nel settembre del '94, di sua madre Rosina Lumicisi, dei suoi fratelli Domenico e Vincenzo, e di sua sorella Laura. La ragazza ha ricostruito la vicenda da quando la sua famiglia si rivolse alla maga Francesca Giananti, conosciuta con il nome d'arte di Ivette Duval. «Di giorno e di notte - ha detto - si sentivano dei rumori, ci sentivamo chiamare per nome, la luce si accendeva da sola, i rubinetti si aprivano e quando i piatti erano sulla tavola si sentiva tremare tutto. Si sentiva puzza di zolfo. Questo cominciò dopo il matrimonio di mia sorella, prima che rimanesse incinta. All'inizio non sapevamo spiegarci i fenomeni, poi venne la maga di Roma. Ivette ci disse che c'era il demonio e che i disturbi erano frutto di una fattura, la stessa che aveva determinato la morte di mio padre, nel '93». La ragazza ha quindi raccontato quanto successe 1' 11 settembre. «Dopo cena - ha detto eravano riuniti in casa nostra. Vincenzo Fortini, che dopo la partenza della maga si sentiva l'incarnazione di un santo, disse che voleva fare una veglia per scacciare il demonio. Così ci disse di dividerci: gli uomini in una stanza e le donne in Un'altra. Per tutta la notte batté pugni sui muri, rincorse il diavolo per casa e disse di vedere il demonio su un albero di fronte. Verso le sette di mattina, mentre noi cambiavamo la bambina dopo aver mandato suo padre Michele Politanò e la madre Laura Lumicisi in chiesa a pregare, prese la bambina e cominciò a dire di vedere in lei il demonio. Così - ha proseguito Marisa - Fortini organizzò una serie di esorcismi. Ingozzò la bambina di acqua di Lourdes, la tenne per i piedi sbattendola verso il basso, premette forte con le mani sul suo petto. I genitori della bambina, dopo essere tornati, pregavano e gridavano di dargli la bambina, ma Vincenzo non intendeva restituirla. Noi d'altronde - ha aggiunto la ragazza - non avevamo la forza per contraddirlo. Tutto questo proseguì fino alle 10, quando lo stesso Fortini chiamò la maga di Roma per raccontarle che la bimba stava male e la maga lo consigliò di trasferirla in ospedale perché poteva aver avuto un arresto cardiocircolatorio». Durante la deposizione la ragazza ha raccontato anche i metodi usati per fare gli esorcismi e gli incontri con altri personaggi avuti dalla famiglia Limicisi prima di incontrare la maga Ivette. Il processo riprenderà il 22 maggio. [d. m.]

Persone citate: Duval, Fortini, Francesca Giananti, Maria Ilenia Politane, Marisa Lumicisi, Michele Politanò, Vincenzo Fortini

Luoghi citati: Palmi, Polistena, Reggio Calabria, Roma