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Schumacher commenta la 12a vittoria Schumacher commenta la 12a vittoria «Ho un'auto perfetta sarà dura per tutti» BARCELLONA. C'è stata una gran battaglia con le bottiglie di champagne sul podio. E Michael Schumacher era talmente felice che ha voluto abbracciare, oltre al compagno di squadra Herbert, anche Berger. Malgrado le recenti roventi polemiche con l'austriaco. «Non poteva andare meglio - ha detto il tedesco -. Sono anche tornato in testa al Mondiale e penso che questo risultato sia un segnale chiaro per il resto dell'anno: la Benetton sarà sempre al vertice perché la vettura va meglio di gara in gara. E non è finita qui: abbiamo un sacco di cose nuove da provare per andare ancora più forte. La mia auto in corsa era così facile da guidare, talmente perfetta da lasciarmi stupefatto. E voglio fare tanti complimenti agli uomini del team. Durante questi mesi hanno fatto un gran lavoro, di giorno e di notte. Devo dedicare loro la vittoria». Eppure si parlava di dissapori all'interno della Benetton, soprattutto dopo l'uscita di pista a Imola. «Non è la prima volta che si dicono certe cose e io ho sem¬ pre risposto che non era vero. Per questo sono contento, perché se capitano dei problemi meccanici c'è sempre qualcuno che parla troppo. Così ho anche dimostrato che, pur essendo sotto pressione, ho conquistato la pole position e la vittoria. E in questa maniera». Festa grande anche per Briatore e Herbert. «E' la seconda doppietta da quando sono nel team - ha detto il manager italiano -. Abbiamo attuato la tattica giusta. Credo che la Williams sia ancora un po' più forte di noi, ma ormai siamo vicini. Mi spiace per Hill, meritava il secondo posto». Complimenti e anche il coltello nella piaga per i rivali. Per Herbert, 31 anni, quello di ieri è stato il primo podio da quando esordì in FI nel 1989. L'anno prima era stato vittima di un terribile incidente a Brands Hatch in F3000. Si era fratturato le gambe e aveva dovuto sopportare una lunga rieducazione. Ma non ha mai mollato. E ora il giusto premio. Ercole Colombo