Alesi sereno: io resto ottimista

Berger già al via aveva avvisato via radio che la rossa del francese non era a posto Berger già al via aveva avvisato via radio che la rossa del francese non era a posto Alesi sereno: io resto ottimista Ma Todt si aspettava una Ferrari più competitiva BARCELLONA DAL NOSTRO INVIATO Bisogna dire che la Ferrari l'ha presa con filosofia. Cesare Romini e Paolo Cantarella, gli amministratori delegati del Gruppo Fiat e di Fiat Auto, che erano venuti in Spagna con qualche speranza nel cassetto, sono andati via un quarto d'ora prima della fine, come del resto era già programmato. In quel momento Berger era quinto e probabilmente hanno appreso sull'aereo che l'austriaco è salito sul podio. Anche Alesi ha lasciato il circuito anticipatamente. E non è neppure sembrato nervoso come in altre simili occasioni. «Un vero peccato - ha spiegato Jean - perché la vettura stava andando molto bene. Era equilibrata e veloce. All'inizio ho cercato di tenere il ritmo di Schumacher per non farmi staccare troppo e ho effettuato qualche sorpasso a rischio. Mi sono reso conto che non avrei potuto vincere, ma un secondo posto era alla mia portata. E mettendo un po' di pressione sulle spalle del tedesco, speravo anche si presentasse una qualche opportunità favorevole nel finale. Invece il motore ha ceduto all'improvviso. Ma non sono pessimista: stiamo lavorando nella direzione giusta e sono sicuro che presto avremo qualche bella soddisfazione anche noi». Più travagliata, in un certo senso, la prova di Berger che sin dai primi giri si è accorto che la sua monoposto non aveva un buon assetto. «Mi ero riservato - ha spiegato l'austriaco - di decidere durante la corsa se fermarmi due o tre volte. Però non avevo aderenza nel retrotreno, non potevo tenere il ritmo giusto e ho voluto fare tre pit-stop. Una tattica che si è rivelata come un ulteriore handicap. Poi il motore ha cominciato a perdere un po' di potenza. E' un problema che conosciamo e sappiamo come risolvere. In ogni caso, visto come sono andate le cose, aver preso 4 punti in una giornata così, è stato molto positivo». Un parere condiviso da Jean Todt, responsabile della Gestiò- ne Sportiva. «Il risultato di Gerhard - ha dichiarato il francese ci solleva un po' e ci permette di stare in testa nella classifica costruttori, che può essere uno dei nostri obiettivi. Per il resto mi aspettavo una Ferrari più competitiva. Schumacher è andato fortissimo, mentre noi siamo andati meno bene di quanto le prove ci avevano fatto credere. Avevamo pianificato due pitstop per Alesi, ma ha rotto il motore mentre teneva bene il secondo posto. In verità Berger, via radio, ci aveva avvertiti che nel giro di schieramento aveva visto qualcosa di strano uscire dalla parte posteriore della vettura di Jean. Il cedimento però è stato improvviso, senza alcun segnale d'avvertimento. E' chiaro che non siamo ancora arrivati dove vogliamo. Ma abbiamo la consapevolezza che la squadra sta lavorando bene». La Ferrari si fermerà da domani a giovedì per tre giorni di test con Alesi nel circuito Paul Ricard, vicino a Marsiglia. [c. eh.] Alesi (fianco) consolato ai box dall'ing. Lunetta; Berger (sotto) è stato più fortunato rimontando in extremis da 5° a 3°

Luoghi citati: Barcellona, Marsiglia, Spagna