Schumacher l'inafferrabile

FORMULA 1 In Spagna la Ferrari non morde: il motore tradisce Alesi, Berger terzo alle spalle di Herbert Schumacher l'inafferrabile Vince e va in testa al Mondiale BARCELLONA DAL NOSTRO INVIATO Altro che colpo di spada. Il «toro» Schumacher ha infilato tutti i suoi presunti matador, mettendo a segno un risultato che potrebbe dare una svolta decisiva al mondiale di Formula 1. Il tedesco non solo ha vinto il Gran Premio di Spagna, ma ha ritrovato quella superiorità che sembrava aver perso all'inizio della stagione. Tanto è vero che la Benetton, grazie anche alle disavventure dei rivali, ha potuto per la prima volta piazzare un pesante uno-due, con Johnny Herbert secondo. Una Ferrari con una marcia in meno rispetto alle aspettative porta a casa il terzo posto di Berger, sul podio per un colpo di fortuna che ha penalizzato Damon Hill, classificato in quarta posizione davanti all'irlandese Irvine e al francese Panis. Alesi, brillante protagonista della parte iniziale della gara, ha dovuto abbandonare al 25° giro, per la rottura del motore. In altri tempi questo sarebbe stato un bilancio positivo. Adesso è una delusione in quanto Mar anello ha lasciato per strada quell'affidabilità che aveva caratterizzato le altre tre corse disputate e soprattutto perché le ultime performances avevano fatto sperare assai. L'unica soddisfazione per la scuderia del Cavallino è quella di essere rimasta in testa alla classifica costruttori, da sola. con un punto di vantaggio sulla Williams e 4 sulla Benetton. Ma le cifre a tavolino lasciano il tempo che trovano, almeno per ora. Molto più significativo il sorpasso di Schumacher su Hill nella graduatoria dei piloti. Il tedesco ha impattato con l'inglese il numero di vittorie dall'inizio del campionato (due a testa) ed ha conquistato il dodicesimo successo della carriera. La bravura del ventiseienne pilota di Colonia, la strategia perfetta della sua squadra e le doti velocistiche della Benetton hanno in pratica addormentato la corsa, che è stata molto noiosa. Un solo momento di difficoltà, quando al secondo pitstop di Herbert il cric usato per alzare la parte posteriore della vettura è rimasto incastrato sotto la vettura stessa, che ha percorso tutta la linea degli stand per poi scaricare l'attrezzo all'uscita in pista. L'inconveniente avrebbe anche potuto avere conseguenze gravi. Corsa noiosa, si è detto. Se poi aggiungiamo la prematura uscita di scena di Alesi e i problemi al cambio che hanno rallentato Hill e messo fuori causa Coulthard, si può avere un'idea chiara dei duelli mancati. In sostanza al via Schumacher, mettendosi subito in traiettoria, ha chiuso la porta ed è passato subito al comando e non è mai più stato avvicinato, neppure durante le due soste ai box per i rifornimenti di carburante e il cambio delle gomme. Il povero Jeanburrasca ha tentato di tenere il ritmo del leader e ci è riuscito perfettamente sino al momento in cui, con una I fumata e spruzzi d'olio, il 12 cilindri della sua Ferrari non lo ha lasciato a piedi proprio sul rettifilo dei box. Aveva solo una decina di secondi di ritardo. Poi c'è stato un tentativo di inseguimento di Hill e Coulthard, ma entrambi - come si è detto - non sono mai riusciti a rendersi veramente pericolosi. Damon avrebbe potuto aggiudicarsi un buon secondo posto se, all'ultimo giro - unico colpo di scena della giornata - non si fosse trovato con il sistema idraulico del cambio impazzito. L'inglese ha dovuto mettersi da parte e ha raggiunto il traguardo al rallentatore, piazzandosi quarto soltanto perché aveva già un giro di vantaggio sugli altri concorrenti che gli stavano immediatamente alle spalle. E, a parte i tre team più competitivi (Benetton, Williams e Ferrari) tutte le altre squadre hanno mostrato limiti notevoli. Doppio ritiro della McLaren con un volontario forfeit di Mansell in quanto la sua vettura «era inguidabile», e l'eliminazione di Hakkinen per un problema d'a¬ limentazione del motore. Jordan e Ligier, seppure in zona punti, non sono certamente pericolose e lo stesso discorso vale per la Sauber. Insomma, spettacolo ridotto al lumicino, con il regista televisivo costretto a mostrare immagini panoramiche perché non aveva più nulla da far vedere. Fra due settimane si correrà a Montecarlo. Speriamo di poter ascoltare nel Principato una musica diversa dalla «ninna nanna» catalana. Cristiano Chiavegato glL' ^^^^S 1 , |||;, Volti felici ai box Benetton: da sinistra il vincitore Schumacher insieme con la modella cecoslovacca Eva Herzigova e il team manager Briatore; adestra la situazione subito dopo il via con il tedesco gia in vantaggio sul gruppo guidato da Alesi [REUTHRJ FORMULA 1

Luoghi citati: Colonia, Montecarlo, Spagna