Con una doppietta di Mancini i blucerchiati ridimensionano le ambizioni del Cagliari «alla Samp torna la voglia d'Europa»
Con una doppietta di Mancini i blucerchiati ridimensionano le ambizioni del Cagliari Con una doppietta di Mancini i blucerchiati ridimensionano le ambizioni del Cagliari Alla Samp terna la voglia d'Europa Bettin, in giornata no, caccia Herrera e Oliveira CAGLIARI. La Sampdoria cambia i leader fra un tempo e l'altro - prima lo è Zenga, poi Mancini, finendo in scioltezza a Cagliari per rivedére concretamente il traguardo della zona Uefa: agganciati i sardi, superata la Fiorentina e avvicinata l'Inter. Tre palle gol sarde rintuzzate da Walterone Zenga nel primo tempo, e bravissimo anche il portiere blucerchiato nelle uscite di testa e di piede su palloni che, spinti da un forte vento di maestrale, bucavano la difesa ligure, apparsa troppo ingenua e sprovveduta nel libero Sacchetti. Grande, invece, capitan Mancini nella ripresa, splendido soprattutto in occasionze del gol dell'1-0, quello che ha impreso la svolta alla partita. Avvio della manovra di Platt, era il 16' della ripresa, con un lancio profondo sul quale Lombardo ha compiuto il miracolo di un controllo in corsa con pallone a seguire per Mancini. Il capitano blucerchiato ha fatto il massimo: aggancio, finta, uno sguardo nell'angolo lontano a destra di Fiori, il posto giusto per piazzarci il pallone. Ma il Cagliari, vivace per 45 minuti, era già andato fuori con la testa al 1 della ripresa quando Sacchetti ha pizzicato in area Oliveira (e il pallone?) ai limiti del rigore. Era anche l'ultimo difensore ligure... Da parte dell'arbitro Bettin, che ha commesso altri errori clamorosi nella valutazione dei falli, grandi gesti per dire «proseguite», e cartellino giallo per Oliveira che smadonnava vistosamente. Protagonista del primo tempo, Oliveira spariva dalla circolazione per venire espulso proprio allo scadere per una seconda ammonizione. Così il Cagliari ha finito il match in nove: ben più grave era stata infatti la stoltezza di Herrera il quale al 24' della ripresa, con la squadra da pochi minuti in svantaggio per 1-0 e con ampie possibilità quindi di recupero, protestava platealmente alla voce con l'arbitro, dopo uno scontro con Mancini, meritando il cartellino rosso. A quel punto la Sampdoria (che Eriksson, puntando al risultato pieno, aveva già trasformato in macchina d'attacco) si è trovata addirittura a giocare undici contro dieci. Al trio Mancini-Gullit-Lombardo, già un bel triangolo, il tecnico blucerchiato aveva aggiunto Bellucci (15' del secondo tempo) chiamando fuori l'acciaccato Serena. Con tale formula offensiva contro un avversario rimasto in inferiorità numerica, i liguri hanno dilagato. E Mancini, al 28', ha raddoppiato accarezzando il pallone che Gullit dalla sinistra gli aveva fornito dopo un affondo vertiginoso, come gli accade quando gli spazi diventano più larghi per l'assottigliarsi delle difese avversarie. Così nel finale è stato Fiori a doversi opporre alle conclusioni di una Sampdoria ormai padrona incontrastata del campo. Per il Cagliari, che secondo alcune voci di mercato avrebbe perso definitivamente Trapattoni (c'è chi lo assegna addirittura allo Sporting di Lisbona), è stata una giornata amarissima. Invano il presidente Cellino con i «prezzi famiglia» aveva portato più gente (oltre undicimila i paganti) al Sant'Elia: il tifo non è bastato agli uomini di Tabarez che nel primo tempo avevano pressato di più, grazie alla spinta sulle fasce di Pusceddu e Pancaro, finiti poi anche loro nella confusione e nello scoramento della ripresa. La Sampdoria, salvata da Zenga nel miglior periodo dei padroni di casa, è salita di tono prima ancora di trovarsi in vantaggio di un uomo. E' migliorato alla distanza Jugovic, e Platt ha fatto vedere buonissime cose anche nel lavoro d'interdizione. Vierchowod (il quale parla di Juve e di firma già apposta in fondo a un contratto) è riuscito in qualche occasione a surrogare le ingenuità di Sacchetti. Insomma una Sampdoria ancora viva, concentrata. L'1-0 di Mancini è stato così bello da strappare applausi anche al pubblico cagliaritano: aveva capito, prima della squadra, che il match non aveva più storia. Bruno Perucca CAGLIARI |fife 5AMPDORIA FIORI 6 ZENGA 7 PANCARO 6.5 MANNINI 6 PUSCEDDU 6.5 SERENA 6.5 VILLA 6 (15's.l. BELLUCCIC.) 6.5 HERRERA 4 GULUT 6.5 FIRICANO 6 VIERCHOWOD 6 BISOLI 5.5 SACCHETTI 5 BERRETTA 5 LOMBARDO 7 (20's.t. ALLEGRI) 5 JUGOVIC 6.5 DELYVALDES 5 PLATT 6.5 OLIVEIRA 6.5 MANCINI 7.5 MUZZI 5.5 INVERNIZZI 6 2 Ali.: TABAREZ AH.: ERIKSSON Arbitro: BETTIN 4.5 Reti: st.: 16' Mancini, 28' Mancini. Ammoniti: Jugovic, Oliveira, Pusceddu, Sacchetti. Espulsi: st.: 24' Herrera, 45' Oliveira. Spettatori: paganti 11.399, incasso 269.545.000, abbonati 7.909, quota abbonali 195.204.700.
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