Le incursioni flash di «Seconda serata »

Laurenzi: «In onda anche con spazi ridotti» Laurenzi: «In onda anche con spazi ridotti» Le incursioni flash di «Seconda serata » ROMA. Piano piano «Seconda serata», il programma di Raiuno nato con l'idea di poter contrastare, teatro contro teatro e talkshow contro talkshow, il mitico salotto di Maurizio Costanzo su Canale 5, sta cercando una sua fisionomia. Intanto ha cambiato faccia: andata via Alessandra Casella, tornata a far spettacolo, è arrivata Laura Laurenzi, giornalista di «la Repubblica», esperta di costume e società. E con la faccia sta cambiando anche lo stile: meno programma contenitore e più programma di parola, dove persone diverse si confrontano tra loro discutendo intorno a un argomento. Dopo un avvio che ha tenuto il programma intorno a un 13% di share, l'altra sera, venerdì, la trasmissione ha superato il 20% con più di 2 milioni di spettatori. Merito dell'argomento: le diete dimagranti? O merito di Simona Izzo che ha animato la conversazione? Laura Laurenzi da giornalista abituata a capire le cose prima di emettere giudizi è prudentissima. «Voglio tentare di impadronirmi del mezzo televisivo, poi, solo quando avrò capito un po' meglio la tecnica, potrò anche suggerire delle soluzioni». Ma lei che nella vita ha sempre fatto la giornalista sui quotidiani perché ha voluto andarsene in tv? «Me l'hanno offerto. Non è una cosa che ho proposto io. Anzi, confesso, non ci pensavo affatto. Sapevo che sarebbe stata una sfida ma mi ha tentato provarla. E poi non era la prima volta». Cos'altro aveva fatto? «Molti anni fa avevo partecipato a una "Samarcanda" con Santoro e Mantovani: facevo interviste». La televisione le piace? «Sì, ma quando a fine giugno ter- mino il programma, torno al mio giornale: scrivere mi piace di più». Cosa vede in tv? «Mai i film: non mi interessa rivederli. Seguo i programmi d'informazione. Mi piacevano molto quelli di Giuliano Ferrara e mi piacciono quelli di Santoro». E' vero che «Seconda serata» adesso, per le tribune sui referendum, qualche volta sarà brevissima? «Sì, è una decisione che ha preso il direttore di Raiuno Brando Giordani. E la condivido. La trasmissione è nata come "modulare": piuttosto che non mandarla in onda è giusto sperimentarla anche con tempi molto ristretti». Andare in video le fa paura? «Più oggi che ieri. E' come se con l'esperienza professionale avessi acquisito una maggiore coscienza dei rischi». Lei è una donna molto bella: perché si è fatta inquadrare tanto poco? «Un po' per timidezza: mi pareva imbarazzante occupare lo schermo col mio viso. Un po' per stile: la trasmissione punta sugli ospiti non su chi la conduce. Ma adesso cambierà. E dal "totalino", mi hanno detto che si chiama così la figura intera, andremo anche al "primo piano", senza timore di tradire imbarazzo. Sto imparando. In fondo ho fatto solo un paio di settimane di lavoro. Non sono Maurizio Costanzo e neppure Enza Sampò». [si ro.] Laura Laurenzi (qui accanto) «Mi faccio inquadrare poco, un po' per timidezza e un po' per stile, perché contano gli ospiti»

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