Parolaio di Alberto Cavallari
■Parolaio ■Parolaio Ciriaco De Mita Lj AMICO RITROVATO. Non è un incubo. Non è il fantasma del passato che incombe spietato su di noi. E' l'incipit di un intervento di Ciriaco De Mita su Repubblica che è terapeuticamente efficace riportare nella sua sconvolgente integrità, affinché i nostri bimbi sappiano (e giudichino). Ecco il brano: «La politica toma solo se torna la mediazione nell'interesse generale. La convergenza, la mediazione, ma io uso anche la parola compromesso che non è una cosa deteriore, sostanziano l'arte della politica e senza l'arte della politica la gestione delle istituzioni in una democrazia pluralistica è impossibile». E' tornato. IL VIZIETTO. Dopo l'uscita di Pietrangelo Buttafuoco dal Secolo d'Italia (e la precisazione dell'interessato: «Non sono amico di Marcello Veneziani») ferve la polemica su quanto pesi la cultura nella destra. Tra gli interventi, si segnala sul Messaggero quello di Raffaele Valensise, il quale respinge con sdegno le insinuazioni sulla scarsità di colti nei paraggi di Ari e offre al cronista una ghiotta rivelazione: «Di intellettuali ne abbiamo tanti, ma non posso fare nomi per ragioni di correttezza». Correttezza. Giusto e doveroso riserbo su temi così imbarazzanti. PER VOTO RICEVUTO. Finalmente. Finalmente dopo una tornata elettorale andata bene, a sinistra ritorna il sereno. I volti si distendono. Tutti appaiono più buoni, più generosi con i connazionali che ora non sono più nemici e che messi tutti insieme non fanno più «deriva plebiscitaria». Persino Giampaolo Pansa, sempre così arcigno, cede al richiamo della tenerezza: «Dopo il voto di domenica, Roma sembra più calma. Sarà soltanto un'impressione, ma avverto meno arroganza in giro». Macché impressione. E' realtà. Realtà autentica e non inquinata nemmeno da un briciolo di faziosità politica. Perché, spiega angelico Corrado Augias sull'Unità, ha vinto la sinistra e la «sinistra contiene la parte migliore del Paese», vale a dire tutti quelli che «se c'è da aiutare qualcuno, se bisogna dare una qualunque prova di civismo, se occorre protestare contro un'ingiustizia o un sopruso» sono disposti, mica come i Alberto Cavallar cattivi della parte peggiore del Paese, a sacrificarsi col sorriso sulle labbra. Grazie, Italia. STATUTO ALBERTINO. Sacrosanta l'indignazione di Alberto Cavallari che su Repubblica scudiscia «il Paese dell'aria fritta» dove colpevolmente si «è diffusa l'idea che la Costituzione del '46 si presta a una doppia lettura», dove inopinatamente «è stata data per morta la Costituzione del '46 che garantisce la Repubblica parlamentare rappresentativa» sebbene sia naturalmente «giusto discutere se la Costituzione del '46 debba essere riformata, riveduta, corretta». E dove si scopre che esiste una «Costituzione del '46» che invece è in vigore dal 1° gennaio 1948. PIACENTI QUADERNI- NI. Tutti che ne parlano bene. Ma qualcuno ne parla male, anzi malissimo. L'astuzia delle passioni, la raccolta di scritti del fondatore di Quaderni Piacentini Piergiorgio Bellocchio, non è piaciuta ad Antonio D'Orrico che su Sette mette in evidenza come il più celebre dei «piacentini» stroncò Corto Maltese: «Un eroe fasullo, servito da un disegno ancorché superraffmato». «Corto resta, Quaderni Piacentini passa», commenta lo stroncatore dello stroncatore. Che conclude con un pubblico invito alla prosecuzione del dibattito critico con i reduci della rivista di Piacenza: «Cancellatevi, non ripubblicatevi». Esagerato. L'OMO NERO. Commovente delicatezza e sensibilità dell'Itaca settimanale che dedica un commento cordiale all'elezione nel Consiglio comunale di Bologna di Marcella Di Folco, transessuale: «Siamo nella città più culattona d'Italia». Caspita. TELEFONO AZZURRO. Presentando Telecamere, la nuova trasmissione sul Parlamento che tutta l'Italia attende con comprensibile impazienza, la conduttrice Anna La Rosa illustra a Repubblica la propria strategia divulgativa: «Userò un linguaggio semplice, immediato, come se parlassi a mia figlia Allegra che ha due anni e mezzo». Sarà allegra la piccola Allegra di sentirsi spiegare i segreti della vita a Montecitorio a soli due anni e mezzo. Allegria. Pierluigi Battista sta | Ciriaco De Mita Alberto Cavallari
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