«Col "Teleassegno" un nuovo mercato» di R. I.

«Col "Teleassegno" un nuovo mercato» FU NARI «Col "Teleassegno" un nuovo mercato» ROMA. Funari lancia il «Tele-assegno», una rete di «servizio pubblico commerciale», in grado di far decollare le piccole tv, soprattutto del Centro-Sud, che non possono sostenere i costi delle televendite Rai e Fininvest. «Non è il terzo polo, non voghamo combattere i colossi sul loro terreno, né spostare un mercato di 400 miliardi. Vogliamo pescare dove Rai e Finin. vest non possono». Il progetto è semplice: uscita dall'Auditel di una rete Rai, o Fininvest; palinsesto senza film e telefilm, ma con l'informazione di «Punto di svolta»; richiesta di deioga alle disposizioni Ue sulle televendite ((per la finalità sociale del teleassegnor, regole strette per i partecipanti. Discordanti le reazioni: Boso (Lega Nord) sottolinea come il progetto «pur lungimirante non è permesso dall'assetto legislativo, bloccato sul duopolio». Bcgi ne apprezza il «presupposto, ovvero il superamento delle sei reti generaliste», ma non si addentra sulla fattibilità. Scettici i giornalisti. Vespa sottolinea che «tecnicamente per la Rai sarebbe complicato»; Beha parla di «provocazione intelligente ma poco praticabile»; Mentana capirebbe di più «se Funari si avvalesse del cavo», [r. i.]

Persone citate: Beha, Boso, Funari, Mentana, Vespa

Luoghi citati: Roma