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« Seminario italo-spagnolo sul Mediterraneo a Napoli con il collega Solana « L'Europa parli con gli islamici » Il ministro Agnelli: esclusi soltanto i terroristi NAPOLI. L'Europa non deve «avere preclusioni al dialogo con il fondamentalismo islamico quando questo non sconfini nel terrorismo». E' l'esortazione che il ministro degli Esteri Susanna Agnelli ha lanciato da Napoli, al termine di un Seminario italospagnolo incentrato sul coordinamento della politica mediterranea in vista dei due semestri consecutivi di presidenza della Ue che attendono Madrid e Roma tra il luglio di quest'anno e il giugno del '96. «Bisogna rifuggire dalle generalizzazioni - ha avvertito il ministro in una conferenza stampa congiunta con il collega spagnolo, Javier Solana respingiamo l'equazione per cui Islam uguale fondamentalismo, fondamentalismo uguale integralismo e integralismo uguale terrorismo». La Agnelli non ha escluso l'assunzione di «rischi calcolati» nell'avviare un dialogo con il fondamentalismo, anche se «è soltanto portando il benessere in questi Paesi che si potrà battere il terrorismo». In questa ottica sarà determinante la Conferenza Euro-mediterranea di novembre a Barcellona, in cui i ministri degli Esteri dei Quindici e quelli di 12 Paesi mediterranei prepareranno il terreno per un'area di libero scambio nel Mediterraneo da realizzarsi entro 15 anni. In quella sede la Commissione Ue proporrà finanziamenti ingenti per il quinquennio '95-99 che rilancino la partnership con i Paesi terzi mediterranei (Ptm). Solana ha spiegato che le direttrici su cui si dovrà realizzare l'avvicinamento alla sponda sud del Mediterraneo sono tre: «dialogo politico su stabilità e sicurezza, cooperazione economica e finanziaria, confronto tra società e culture diverse». Senza dimenticare, come ha avvertito l'ambasciatore italiano ad Algeri Patrizio Schmidlin (al Seminario hanno partecipato una trentina di ambasciatori), che «il fondamentalismo islamico come approccio intellettuale non è ir sé da condannare». [Agi]