Cari tenori di Caracalla un falsetto vi seppellirà

Sulle orme dei castrati, tre artisti fanno il verso a Pavarotti & soci: irresistibili Sulle orme dei castrati, tre artisti fanno il verso a Pavarotti & soci: irresistibili Cari tenori di Caracolla un falsetto vi seppellirà LONDRA. Immaginatevi una sfiziosa contro-Caracalla in falsetto poi fare il verso ai supervirili e superpagati «Tre Tenori» (Pavarotti. Carreras e Domingo) e avrete un'idea di ciò che offrono x] Tre Controtenori». La contro-operazione, contro-firmata dalla Harmonia Mundi, l'etichetta francese che è sinonimo di alta filologia musicale, va maliziosamente contro-mano nel tempo: il nuovo triumvirato di ■ contras» della lirica, sulle orme dei castrati, espropria i ruoli da mezzosoprano di Carmen e Dalila e ci riesce a meraviglia. La controprova? Ascoltate la «Habanera» di Andreas Scholl e non avrete nessuna difficoltà a figurarvi questo torreggialo tedescone con una mantiglia in testa. Il fatto è che Scholl, in pavarottiana posa sulla copertina del compact disc che sta sbancando in Inghilterra, canta come un angelo: timbro pieno e fraseggio raffinatissimo, e in grado di dare dei punti a più di una donna quando gli danno una parte da contralto, corno si è visto dalla sua incisione del Messia di Haendel con William Christie. Qui miete copiose glorie controtonorili con un'altra coppia di colleghi: impettiti in smoking su un'immaginaria ribalta, trionfanti sotto riflettori da stadio, esultano anche Pascal Bertin, con un pizzetto alla Domingo, e il più minuto Dominique Visse, che potrebbe fare la controfigura di Carreras se non fosse per l'orecchino e il codino. Che cosa aspetta la Harmonia Mundi a portare «I Tre Controtenori» in concerto? Il repertorio e la statura degli artisti fanno ragionevolmente prevedere che il disco si imponga come il contro-culto dell'anno. Sarebbe delizioso sentirli dal vivo in «O sole mio», il brano che apre questa compilation, la purezza delle loro voci e perfettamente in grado di squarciare il cie¬ lo sopra Posillipo L'ironia e lo sberleffo, garantito, resterebbero intatti anche senza lo demenziali note di copertina che corredano il ed. E il piacere estetico pure «Bando alle scemenze o alle confusioni esordisce l'inverosimile Dottor Isidore Maquereau nel presentare l'antologia -, il conlrotenoro è un uomo il cui meraviglioso falsetto è capace di sollevare le folle, mentre un contralto e un donnone i cui acuti sollevano semplicemente orrore». Insomma, paro di capirò che non vi sia niente di meglio di un ugola maschile per la Dalila di SaintSaens, qui impegnata ad abbindo¬ lare Sansone per l'ennesima volta con l'aria della seduzione «Mon coeur s'ouvre à ta voix». Nonostante lo buffonate del dottor Maquereau, iMaria» di Léonard Bemstein e impeccabile ed eterea; idem dicasi por «My Way» di Frank Sina tra. L'invasione nel campo del pop o suggellata da «White as Lilies», composta dallo stosso Scholl, che si apre con il liuto e si chiude con la batteria. «Pleurez, mes yeux» ruba le lacrime dal naso alla dolente Chimene da «Le Cid» di Massenet, mentre «Je suis grise» di Offenbach gioca clownescamente sul contrasto di timbro maschile-femminile. Con «Una furtiva lagrima» di Donizelti, qui cantata all'unisono, il trio si congeda. Ma chissà se riuscirà a restare dietro le quinte di un ed. E pare che Harmonia Mundi stia seriamente rimuginando sulla possi¬ bilità di piazzare i Tre ControtÉiiori su un palco. Arrivederci alla prima Caracalla in falsetto, non mancherebbe il tifo da stadio. Maria Chiara Bonazzi Luciano Pavarotti Placido Domingo José Carreras i tre tenori di Caracalla presi in giro

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