Berlusconi non si fa interrogare di Susanna Marzolla

D'Ambrosio: è un suo diritto, ma noi continueremo l'inchiesta sulla villa di Macherio D'Ambrosio: è un suo diritto, ma noi continueremo l'inchiesta sulla villa di Macherio Berlusconi non si fa interrogare «Una perdita di tempo per me e per i magistrati» MILANO «Una perdita di tempo, per me e por i magistrali»: ghistìfica così Silvio Berlusconi hi sua mancata comparsa, ieri, a Palazzo di giustizia di Milano. : «E del resto • aggiunge - c'è un numero enorme di persone, di j dirigenti, che sono al corrènte della vicenda i giudici hanno la possibilità di sapere le cose da loro». Possibilità unicamente teori ca perché loro, i dirigenti, se ne sono stati tutti zitti. «Mi avval no della facoltà di non rìspon aere»: in novi- hanno ripetuto la medesima frase «E' un loro diritto replica Gerardo D'Ambrosio, procuratore aggiunto Noi comunque non ci fermiamo e continuiamo le indagini» Non aggiunge - ma ormai e dato quasi per certo - che la procura chiederà a tambur battente il processo, tramite rito immediato. Tutto cuoia, come ormai si sa. attorno all'acquisto di terre in confinanti con la villa di Ma che-rio, la sontuosa diinora dovivive la famiglia Berlusconi, moglie e figli piccoli. Secondo la ricostruzione dei magistrati questo terreno venne acquistalo per 4 miliardi e trecento milioni, di cui solo una piccola parte (500 milioni) regolarmente denunciata al fisco; il resto in «nero». Tanto è vero che i I venditori - la famiglia Erba hanno pagato il condono fiscale | proprio per questo «nero». Ma c'è di più - sempre secondo l'accusa -, l'acquisto venne effettuato da una società, Bonaparte II, che aveva come capitale sociale unicamente 30 milioni e che era stata costituita appena due mesi prima dell'operazione e che poco dopo venne assorbita da un'altra società Fininvest, la Idra. In questo gioco di compravendite i magistrati avrebbero individuato una «plusvalenza» di 5 miliardi, finiti sui libretti al portatore «della famiglia Berlusconi», fortemente sospettati di essere nient altro che «fondi neri» del gruppo. Da questa ricostruzione l'accusa di frode fiscale, per Berlu¬ sconi e per ì novi1 manager con vocali ieri i procura. C'è Salvatore Sciascia, responsabile dei servizi fiscali della Fininvest (già arrestato per le tangenti al la Guardia di Finanza): c'è Livio Gironi, ex amministratore della Silvio Berlusconi finanziaria e tuttora manager del gruppo; c'è Giuseppe Spinelli, attuale (immillisi retore della famiglia Berlusconi. Assieme a loro l'anziano commercialista Walter Donati e cinque soci della Bonaparte li (Marco Cittadini, Paola Rogora, Luigi Restelli. Giovanni Fossati e Giuseppe Genovese) che la procura sospetta essere però dei semplici prestanome. Per tutti un'unica scelta di fronte alle accuse: il silenzio. In •ittesa, almeno, di conoscere la decisione del gip Fabio Paparella sulla perizia contabile chiesi a dalla difesa. Decisione che dovrebbe essere presa a metà settimana: se sarà si. si allungheranno forzatamente i tempi dell'inchiesta; se sarà no, la procura ha tutta l'intenzione di andare al più presto a processo. In quanto a Berlusconi ieri non si è visto, ma non era molto lontano: alla sede dell'Asso lombarda. Ai giornalisti li ha parlato di elezioni, referendum ed ha anche spiegalo la sua assenza davanti ai magistrali. «Non potevo far altro che ripe tere quanto era già contenuto nella mia memoria difensiva dice -, non sono a conoscenza dei fatti, delle modalità di acquisto di questo terreno. Tutt'al più avrei potuto aggiungere ciò che mi hanno assicurato i miei dirigenti: non c'è nulla che mi possa essere imputalo come omissione nella mia denuncia dei redditi». Da qui, secondo Berlusconi, l'inutilità di questo interroga1 torio. In procura se lo espellevano, come tutto sommalo si ! aspettavano anche l'atteggiamento dei manager. Poco importa: «In questo tipo di indagine - osserveno - conteno i documenti». Susanna Marzolla «Sanno tutto i mici dirigenti» Ma in nove si avvalgono della facoltà di non rispondere Il procuratore aggiunto di Milano Gerardo D'Ambrosio L'ex presidente del Consiglio ed ex segretario della de Ciriaco De Mita

Luoghi citati: Macherio, Milano