La lira col fiato sospeso

16 Il «g10» a Basilea. Usa e Tokyo ai ferri corti sull'auto La lira col fiato sospeso Parigi, la Borsa festeggia Chirac ROMA. E ra per borse e monete, rhe cosa accadrà? L'attesa i lutta ncentrata sui mercati finanziari e sui cambi della lira Gii operatori si attendono un'altra scalata contro il marco, propiziata dalla buona volontà dimostrata da governo e sindacati nella trattativa sulla riforma delle pensioni, .... ; equazione finanziaria presenta ancora molte incognite Prima tra tutte, l'ora della conclusione del confronto governo-sindacati, che potrebbe arrivare a mercati già aperti. Quindi l'influsso dei ballottaggi di ieri per Regioni e Provin- • insieme cor. i riflessi sul franco della vittoria di Chirac ni ballottaggio presidenziale francese e del nervosismo generale innescato dall'ennesimo scontro Usa-Giappone in tema di export auto e dall'annuncio di ritorsioni per 10 miliardi di dollari preparato da Washington. Il fallimento dei negoziati in Canada, nell'ambito del vertice quadrilaterale t'sa-Giappone-Canada-Unione Europea, sulla annosa questione del protezionismo giapponese verso le esportazioni di auto e pezzi di ricambio Usa ha portato sull'orlo di una guer ra commerciale di vaste proporzioni che potrebbero avere pesanti riflessi sui mercati. Ieri, le previsioni sui cambi lira-marco oscillavano intorno a quota 1150. Ma Stefano Micossi, responsabile della direzione generale Industria della Commissione Europea, ha ricordato che il risultato andrà consolidato: «Resta latente il rischio che, anche per elementi politici, possa continuare l'incertezza degli investitori e. quindi, determinare una nuova inversione di tendenza del cambio della nostra parità, e questa volta con effetti più pesanti». Secondo altri, non è soltanto una questione di fiducia politica: la valuta fluttua seguendo gli spostamenti delle attività finanziarie tra dollaro e marco. In una prospettiva di miglioramento della finanza pubblica il cambio può migliorare perché gli investitori ridurranno le loro vendite di attività in lire. Altra grande attesa, la quotazione del franco francese, dopo l'impennata subito registrata dalla Borsa di Parigi. Ieri ha aperto le contrattazioni, in via eccezionale, con il sistema elettronico, dalle 20 alle 22, subito dopo i risultati del ballottaggio che ha dato la vittoria a Chirac Alle 21, l'indice Cac dei 40 titoli principali, era in rialzo del 2% (venerdì aveva perso l'I1*»). Oggi a Basilea, nella riunione dei 10 governatori delle principali banche centrali (per Bankitalia è presente Antonio Fazio), non mancheranno gli argomenti d'attualità. Lira e franco saranno protagonisti. Anche la moneta francese aveva pagato a caro prezzo l'incertezza politica della settimana scorsa e ora, dopo l'euforia della Borsa, dovrà verificare se esistono davvero altre difficoltà, legate ad esempio alla politica europeista dell'Eliseo. Chirac, nelle ultime uscite, non ha nascosto la sua propensione ad abbandonare la strategia antinflazionistica del «franco forte». C'è in discussione la politica monetaria perseguita dalla Banca di Francia e le scelte di politica economica coerenti a tale impostazione. La dura critica lanciata al governatore Trichet per censurare gli inviti alla moderazione salariale («non spetta alla Banca centrale decidere la politica economica del governo»), hanno moltiplicato i timori per una politica di sganciamento del franco dal marco e per una politica monetaria più accomodante verso la crescita economica e dei prezzi. |b. g.l Il Governatore della Banca d'Italia Antonio Fazio

Persone citate: Antonio Fazio, Chirac, Stefano Micossi, Trichet