La maledizione del colosso malato

La maledizione del colosso malato La maledizione del colosso malato Da Schimberni a Gardini, fino alla crisi DIECI ANNI DI BATTAGLIE U N corpo che vola dal 21° piano della torre Velasca nel cuore di quella Milano degli affari ove talvolta cronaca nera e battaglie finanziarie si sono intrecciate. Un nome mitico, la Fondiaria, reso celebre prima dagli scontri tra Schim bemi «• Mediobanca, poi dall'avventura di Raul Cardini. Infine, la coincidenza tra la fine; tragica di Ludwig von Hackwitz e i consigli di amministrazione che stamane, a Firenze, dovrebbero dare il via al piano di risana mento del gruppo. Sembra impossibile immaginari! una cornici! più degna per un giallo nella City. Eppure, al di là delle suggestioni e delle coincidenze, nulla sembra collegare la decisione tragica di herr Ludwig, all'apparenza freddo e razionale come si conviene ad un assicuratore od invece fragile come talvolta capita anche ad un manager di sicuro avvenire, con le sorti agitate della compagnia. Von Hackwitz aveva varcato il portoni! della Fondiaria, in quel ili Firenze, solo all'inizio di apri le, venti giorni dopo chi- Luigi Amato Mulinali, direttore generale di Fondiaria holding, aveva deciso di affidare a quel brillante dirigente italo-tedesco (laurea a Tubingon e a Milano) il compito di affrontare il risanamento della compagnia più importante del gruppo, la Fondiaria assicurazioni. E i 33 giorni trascorsi da Von Hackwitz in casa Fondiaria sembrano davvero troppo pochi per immaginare un qualche Rio che colleghi la compagnia con la sua tragedia privala. Ma la Fondiaria, comunque, non è un nome qualsiasi nel panorama della finanza italiana. Non lo e por la Borsa Ima oggi i titoli del gruppo sono sospesi) che attende con trepidazione di sapere i costi del risanamento reso necessario dai «buchi» trovati nel gruppo dopo l'avventura Ferruzzi. 0 por i sindacati chi; si preparano a difendere mille posti di lavoro (su 44G0 totali) a rischio per la crisi delle compagnie del gruppo: la Milano 1436 miliardi di perdile nel '941, Latina e Fondiaria li conti esatti si sapranno Oggi). E non lo era di certo nemmeno dieci anni fa, prima che scoppiasse la grande guerra della Montedison condotta, a detta dei più proprio per controllare il colosso assicurativo fiorentino. La Fondiaria, allora, era già la pupilla di Enri¬ co Cuccia che aveva creato un mosaico di soci all'apparenza inattaccabile: da una parte i fiorentini, i nomi più belli dell'ari stocrazia locale li Pecci, i Marchi, lo stesso Orlando), dall'altra il gruppo Bonomi e la Montedi son. In mezzo, ovviamente. Mediobanca. Fu Mario Schimberni a sconvolgere gli equilibri con il blitz nella Bi-lnvest di Carlo Bonomi. La Montedison si impadronisce della quota detenuta da Ho-In vosi in Fondiaria e, Un anno dopo, sferra l'attacco decisivo per raggiungere il 49,9".. della compagnia. E' la guerra. Schimberni sembra vittorioso quando, sull'orizzonte del Foro, si profila il blitz vincente di Raul Cardini in Montedison Ma lo stesso Gardini fa sapere a Cuccia che la Fondiaria non si tocca. Anzi. L'uomo forte si fida dei piani di sviluppo per la compagnia elaborati da Alfonso Scarpa, il manager che ha guidato la compagnia negli anni della grande guerra. E Scarpa pensa in grande La Fondiaria, dice, può strappare lo scettro alle Generali, guidare un grande polo internazionale con alleanze in Germania e in Francia Cardini e d'accordo anche se ci vogliono capitali che il gruppo di Ravenna, impegnato in Enimont, non ha. Ma il marinaio non si tira indietro e si allea con Camillo De Benedetti. Il resto è storia recente. Le alleanze.internazionali si risolvono in una ritirata dai costi pesanti L'asse societario tra Ferruzzi e Paleocapa-Gaic (gruppo De Benedetti! si frantuma sotto il peso dei debiti Al di sotto dei sogni di gloria si scopre che troppe risorse preziose sono state distolte dallo sviluppo delle rum pagnie, con rischi posanti porgli equilibri delle riserve. Il risana mento è possibile, non facile Occorrono mezzi e uomini Come Ludwig von Hackwitz. Ma. pare una maledizione, le tragedie sembrano sempre i:i aggua to nel salotto buono di Firenze. Francesco Manacorda Oggi un consiglio per risanare il gruppo Titoli sospesi in Borsa ppmento è al ventunesimo piano dicendo alla moglie che sarob ho andato a trovare un amico. E invoco no. Sono bastati pò chi passi, alcuni metri, forse tutto era già stato deciso. Il manager ha preso una sedia, ha superato con agilità il muretto alto un metro e ottanta che separa il pianerottolo dal cavedio che corre lungo tutto l'edificio e che ospita cavi elettrici, telefonici e le condutture del gas. abbia lasciato un biglietto por spiegare il suo gesto. Né la moglie, interrogata in Questura ancora in stato di choc, aveva avuto dei sospetti prima che il marito uscisse di casa A sua volta la donna ora scosa al diciottesimo piano, dove si trovano i locali lavanderia, e lì e stata informata dal portiere che qualcosa era successo. Il custode è inflessibile. Non lascia più entrare nessuno dal¬ Al sinistra, il grattacielo Torre Velasca - da cui si e lanciato Ludwig von Hackwitz Sotto Luigi Amato Mohnari. direttore generale di Fondiaria holding-

Luoghi citati: Firenze, Germania, Latina, Milano