Mancuso insiste nuova indagine sul pool

Il ministro vuole accertare se furono favoriti in carcere i «pentiti» di Tangentopoli Il ministro vuole accertare se furono favoriti in carcere i «pentiti» di Tangentopoli Mane uso insiste, nuova indagine sul pool Ma gli ispettori «assolvono» Mani pulite ROMA. Adesso per mani Pulite si apre il «fronte carceri». Il ministro dèlia Giustizia vuole accertare corni- c stala gestita la custodia cautelare degli inquisiti della Tangentopoli milanese. Un lavoro clic Filippo Mancuso ha affidato al vicecapo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, il giudice Vecchione, il quale dovrà verificare se c'è del vero nelle denuncc che parlano di trattamenti diversi a seconda del grado di col- , labùrazjonc degli indagati. In sostanza, ciucile denunce rac- | contano di casi in cui se l'indagato parlava ammetteva le proprie responsabilità e taceva altri nomi veniva trattato bene, magari messo in una cella singola e con qualche comfort: se invece negava tutto o rifiutava d: chiamare in causa altre persone, allora le condizini peggioravano, si finiva in celle so- : vral'follate < in compagnie «sco- \ mode.' C'è del vero in quelle denunce osi tratta di calunnie? Mancuso vuole una risposta, e cosi verranno interpellali i direttori dei vari carceri per sapere se quegli spostamenti di cella avvenivano davvero e se dai magistrati inquirenti arrivavano realmente direttive per 1 trattamenti diversificati. 11 nuovo fronti' dell'indagine mi- , nisteriale si apre mentre alla Procura generale presso la Cassazione comincia il lavoro sul] azione di- I sciplinare contro Korrelli. D'Ambrosio. Colombo e Davigo por le | presunte «intimidazioni* agli ispettori del ministero Dopo ventiquattrore di polemiche e di at- 1 dicchi da palle di politici e magistrati per il «processo»- avvialo contro Mani Pulite, il ministro Mancuso è staio costretto a rom- I pere il silenzio, e a confermare quelle che definisce una «doverosa promozione di iniziative di carattere disciplinare nei confronti di taluni magistrati». La relazione finale degli 1107 del Guardasigilli • su «'detta fase dell'inchiesta', precisa Mancuso, a conferma che le indagini sul pool proseguono - è lunga urea 7oi> pa i;ine. e nelle conclusioni c'o di mio gli vii quél cenno alle «indimidazioni» di Borrelli e colleghi, anche si ispettori hanno più volte ricordili! che comunque i magistrati nula ncsi hanno collaborato con loro in un «clima sufficientemente (liste so». Per il resto stando alle indiscrezioni fatte filtrare dai pochi che l'hanno letta, la relazione si tradii ce in sostanza in un'assolti zionc del pool dalle accuse che si intravedevano dietro ì punti sui quali l'ex-ministro Biondi aveva chiesto di inda gare Mei documento ci sarebbe addirittura un plauso per come le indagini sono slate svolte, e per i nsultati raggiunti Anche l'intervista di Borrelli pubblicala sul Corriere della Sera il 5 ottobre scorso, che scalitene furiose polemiche tra il procuratore milanese e il governo Berlusconi, viene definita inop pontina ma non tale da richiedere a sua volta un'azione disciplinare. Ma le pule miche non si fermano, da più pani, all'interno del Csm, l'iniziativa di Mancuso viene guardata con stupore e disappunto, e un gruppo di consiglieri ha chiesto al Capo dello Stato, che presiede iì Csm. di convocare subì lo una seduti! del Consiglio per discutere la questione Mani Pulite «anche alla luce delle ultime vicende». Per adesso e stata convocata per martedì prossimo la prima commissione referente dell'organo di autogoverno, che comincerà a discutere la relazione degli ispettori trasmessa mercoledì dal ministro, Ai magistrali di Mani Pillile è arrivala solidarietà anche da altri uffici giudiziari I sostituti procuratori di Roma hanno approvato un documento nel quale si all'erma che «il metodo seguilo per rendere pubblica l'informazione (sull'azione disciplinare, ndr) appare intimidatorio nei confrotni di tutti i magistrali», e viene ribadito ^apprezzamento per l'attività svolta dai colleghi milanesi nei processi sulla corruzione politica». Igio. bia.J 11 Guardasigilli «Era mio dovere Ne risponderò in Parlamento» aun'azione disciplinare. Ma le pule miche non si fermano, da più pani, all'interno del Csm, l'iniziativa di Mancuso viene Saverio Borrelli. Di Pietro. Colombo e in basso Tiziana Parenti Il ministro della Giustizia Filippo Mancuso

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