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Chieti, per protesta l'operaio si era incatenato davanti alla fabbrica mtmwnau PER IL LAVORO Chieti, per protesta l'operaio si era incatenato davanti alla fabbrica Licenziato, ali chiedono i danni ' 9 L'azienda: ha rovinato la nostra immagine CHIETI OPO il licenziamento ha portato in causa la ditta per cui lavorava, ha vinto, ma l'ex datore di lavoro si rifiuta di pagarlo e lo cita invece per danni di immagi' ne all'azienda II titolare si e sentilo diffamalo, dice, per i suoi «compor lamenti» Come quando l'ha visto legalo ai cancelli della fabbrica mentre chiedeva il denaro che il tribunale ha detto che gli spetta Perciò, è il parere dell'impresa, il giusto e che dia. insieme al sindaca lista che lo ha aiutato nella .ausa. 1 miliardo tondo E lui, l'operato Giuseppe Nardini, parla di beffa «Ho lottato per avere quanto mi è dovu lo. un centinaio di milioni che nes suno si è preso la briga di tanni da re. Ne i tribunali, ne lo Stato». Tre figli e moglie disoccupala. Nardini era uno dei migliori dipen denti della Ilas di Chieti Scalo, una ditta che produce laminali Vi era entralo nel 1987, con soddisfazioni del titolare. Giovanni Crocchiolo Poi, i primi guai. Insieme ad altri cinque lavoratori ha preso la tessera della Cgil. ha cominciato l'attività sindacale e, soprattutto, ha criticalo piu volle il latto che l'impresa ■ sostiene - non utilizzasse il depuratore. «Gli scarichi dei fanghi fi nivano nel fiume Pescara die» nonostante ci fossimo offerii di la vorare gratis per attivare rimpianto di depurazione». Dalla ditta, il figlio del titolare, Giovanni, respinge ii aiMise «Non è vero. I rifiuti ven,1111 portati via e smaltiti». Tutta . sta di fallo che nel'90 l'azienda i stata ■ ondannata perché ricono ilpevole di inquinamento. i diventato rosso per ■ etri sostengono in Cgil. hi itti atferioa che si è vita snidatili! aliarmi] ! cm&raio l.a pruni SBnleiVzp ni I pretori di I iavoroglida ragione nell esnaic 'iz e ne ordino il reintegra Perà (alias non lo riprende. Anzi reniti inap pello, dove viene confermato ;l giù dizio di primo grado Muovati:- :.t- l'azienda ricorre, In Cassazione. Morale, fino ad ora Nardini non ha avuto una lira i Peggio - esclama Non mi e stato restituito neanche il libretto di lavoro Motivo |>er cui, non posso avere un'altra occupazione Dovevo recarmi à prenderlo in fàbbrica, ma non me lo danno se non firmo l'assenso al mio licenziamento. E adesso vogliono soldi da me, siamo al paradosso». In ditta sono decisi Giovanni Crocchiolo non ci pensa neanche tanto su. «La legge è con noi, la no stra condanna deve esser;' definiti va. Nardini poteva essere licenziato Anciie l'arbitrato statale del i'IIilpo ci ha dato ragione Ma lui ha voluto mettere in piedi una campa gna di stampa che ci ha danneggiato» E dire continua - che in fondo ci si poteva anche mettere d'accor- do con una «onorevole» iransa/.io ne "Ci danno chiesto una cifra impossìbile», dice Crocchiolo. Una pane dei snidi, pero, Nardini li ha avuti dopo aver fatto pignorare mobili d'ufficio e altre apparecchiature «Sono 2(1 milioni dice mentre me ne spettano 100, per 40 mensilità. Mi sono incatenalo ai cancelli, ho scritto al Presidente della Repubblica. I bambini vanno ancora a scuola, mia moglie nei lavora <• neanche la casa dove ahitia mo e nostra. Non ce l'ho con Crocchiolo, ce l'ho con lo Stato. Esistono due sentenze Nessuno le fa rispettare Poi, io non posso lavorare perché non ho il libretti: Che devo lare?» Dalla Cgil, il segretario provinciale Giustino Zulli, citato a giudizio insieme all'operaio, è sconsolato Anche lui, secondo l'azienda deve scucire denaro pei il «danno d'immagine» «Questo imprenditore si comporta come un padrone delle ferriere dice . L'ho detto, lui si e sentito diffamato, ma lo ripeto». Jerry Paladini Giuseppe Nardini. l'operaio che h,i vinto la causa contro il datore di lavoro, ma e stato citato per danni