Clinton resta solo contro gli ayatollah

Hillary: unite contro il terrorismo Europa, Canada e Australia preferiscono un «dialogo critico» con il Paese accusato di terrorismo A tutte le mamme £ ' ^ -v ^ ». •» m a ■> « «vii/va tv*. « » g a. x^. * i n;v\ / a * V-^ v-« » a. viuilV/^\ / v- 1 A. v l 'v, \ /■ ' v\/f a il l 1*. v- *. IV 1*. v» vt. HiL\ / Via tV I A V / 1 I , l 1 1 IV / Clinton resta solo contro gli ayatollah Dagli alleati coro di no all'embargo WASHINGTON DAL NOSTRO COHHISPONDENTt Il prestigio internazionale del i Presidente degli Stilli Uniti sta subendo un duro colpo a causa del rifiuto dolili comunità internazionale di appoggiare il bloc- j co commerciale contro l'Iran i decretalo da Hill Clinton duo giorni la. Parlando di fronte al ! Congresso Ebraico Mondiale. Clinton aveva annunciato il blocco di ogni scambio tra gli Stati Uniti e l'Iran, conio pimi zinne por l'appoggio che il rejn me fondanicnlulista di Teheran darebbe al terrorismo noi mondo. Nel rare questo, il Presiden te aveva chiesto alla comunità internazionale, e in particolare ai Parisi sviluppati, di accodarsi all'iniziativa americana. Ma dall'Europa e dal resto del mondo stanno arrivando (piasi esclusivamente rifiuti Lo smacco e reso più evidente sia dal linguaggio particola!niente deciso usalo dal Presi dente noi presentare la sua prò posta, sia da ima successiva, piuttosto sfortunata dichiara zionc del Segretario di stato Warrcn Christopher, secondo il (piale il grado di accoglimento (Iella proposta di Clinton sarebbe stalo un «test sulla leadership mondiale» degli Stati Uniti. Clinton, nel discorso di domenica, aveva ribadito la sua intenzione di «premere pesali- temente» su Russia e Cina perché cancellino le loro rispct live promosse di fornire materiale nucleare all'Iran. Ma in passato la Germania soprattutto aveva criticato gli Stati Uniti perché, mentre premevano per l'isolamento di Teheran, non impedivano che le imprese americane continuassero a fare affari con il governo degli ayatollah. Clinton fu costretto a bloccare un megacontratto della Conoco. Ma ora, per rafforzare la sua posizione rispetto a Russia e Cina, ha deciso di andare oltre, bloccando ogni trai fico di merci tra gli Stati Uniti e l'Iran. «Si tratta di un regime fuori legge, che si comporta in modo ripugnanti!», aveva poi spiegato Christopher, lanciando un appello a tutti i Paesi del G7 perché «rivedano i loro rapporti economici con l'Iran» L'appello e stato respinto con perdile. Un portavoce dell'Unione Europea ha reso noto ieri che la comunità intendo mantenere «un dialogo critico., con Teheran. E' la stessa formula che ha usato il governo inglese, il (pialo, pur dicendo di comprendere la preoccupa/ione di Clinton, ha rifiutato di accodarsi. «Noi non crediamo in misure di embargo unilaterali'., ha di chiarate seccamente il ministro dogli Esteri francese Alain .loppe, precisando che il suo Paese potrebbe partecipare a blocchi commerciali «solo se decisi dagli appropriati organi internazionali, come, le Nazioni Unite». Per (pianto riguarda la Germania, il ministro dell'Eco nomia Cuentor Hoxrodt ha dotto che non era stata ancora definita una posizione, ma ha lasciato chiaramente rapire ohe sarebbe stata un altro «no», Hoxrodt ha infatti detto di non credere che, in questo caso, un embargo commerciale sia «lo strumento appropriato» da usare. Mentre i Paesi della Conni nita Europea hanno comunque sottolinealo di condividerò le preoccupazioni americane sul terrorismo iraniano, il governo australiano, nel respingere au ch'osso la proposta di embargo, ha sostenuto che mancano le prove di un'attività terroristica coordinata da Teheran. Poiché anche il Canada ha espresso scetticismo sulla proposta di Clinton, l'unico Paese che l'ha I finora appoggiata è stato Israc, lo, vittima dirotta del terrori sino fondamentalista Clinton tenterà di nuovo di far passare la proposta al prossimo vertice del 07 di Halifax, in giugno. Ma intanto la sua mossa non impressionerà certamente Boris Kltsin durante il prossimo summit fra i due leader Paolo Passarmi 7f R.ibin e l'ambasciatrice Usa ali'Onu. Albnght. hanno affrontato il caso Iran