Pensioni tutti divisi sull'anzianità

Da domani si tratta non-stop. Abete: nessun accordo sui doppio calcolo. Gli autonomi frenano Da domani si tratta non-stop. Abete: nessun accordo sui doppio calcolo. Gli autonomi frenano Pensioni, tutti divisi sull'anzianità D'Antoni: la parola alle fabbriche f S ROMA Confronta decisivo «no stop», dalle lf> di domani a Palazzo Chigi, ira governo e sindacati sulla riforma delle pensioni con l'abile regia del presidente del Consiglio Lamberto Dini. K. per prima cosa, si dovrà chiarire il «giallo», che pesa notevolmente sulla trattativa, esploso improv visamentc dopo che il ministro del Lav.iii) Tiziano Trevi ha smentito il 1° Maggio Cgil-Cisl-Uil che davano per raggiunta un'intesa sull'applicazione del sistema a redime dal 201~' (invece che dal 2004-51. 11 cammino, dunque, è ancora in salita, anche se i maggiori protagonisti sono convinti che l'accordo globale debba essere concluso entro sabato per consentire la rapida approvazione del voluminoso disegno di legge in Consiglio dei ministri 'torse venerdì sera o il giorno seguente) e la sua presentazione al Parlamento nei primi giorni della prossima settimana Ieri, in una serie di incontri tra il ministro del Lavoro Tiziano Treu, il sottosegretario al Tesoro Piero Giarda e le parti sociali si è fatta una attenta verifica delle questioni ancora da affrontare nella volata finale. In particolare: gestione del periodo transitorio con particolare riferimento alle pensioni di anzianità e ai limiti anagrafici, armonizzazione dei diversi regimi privati e pubblici, definizione e costi delle norme riguardanti i lavori usuranti, contribuzione figurativa legata ai periodi di cura-lavoro, precario-formazione, omogeneizzazione ai fini previdenziali dei tempi di ma- Kitna attualmente differenziati nei vari settori, rivalutazione del le pensioni, soluzione del problema dei fondi aperti e dei fondi chiusi rimasto in sospeso nell'intesa preliminare sulla previdenza integrativa Oggi il governo metterà a punto il provvedimento ed effettuerà ul terion conteggi. Treu ha cercato di gettare- acqua sul fuoco delle polemiche, dando atto ai sindaca ti di aver dimostrato negli ultimi giorni «responsabilità ed equilibrio». Pero, il «giallo» resta li, tutto da risolvere. Il presidente degli industriali Luigi Abete, lasciando Palazzo Chigi, e i sindacati autonomi dei lavoratori confermano che sul sistema a regime è ancora tutto da definire. Abete: «Non c'è stato alcun accordo. Per il sistema a regime non si deve superare questo millennio. Se i tempi si allungano il discorso diventa improponibile». Ma. Cgil-Cisl-Uil ribadiscono che. invece, l'intesa c'è stata sull'entrata in vigore dal 2012 e sul meccanismo di calcolo, che prevede il sistema contributivo per i nuovi assunti, il «doppio binario» per i lavoratori con meno di 18 anni di anzianità (retributivo prima dei IR anni, contributivo dopo) e il mantenimento del sistema retributivo per quelli con più di IR anni di anzianità. «E' ovvio commenta Cofferati - che. se il ministro conferma la sua opinione, ci sarà una nuova discussione». Comunque, avverte D'Antoni, sul progetto definitivo del governo ci dovrà essere una nuova consultazione tra i lavoratoi i. Per la Uil, il segretario confederale Adriano Musi lancia un segnale distensivo: «Ho fiducia nel senso di responsabilità del governo. Siamo di fronte a un momento importante della vita economica del Paese, un traguardo che non possiamo perdere per pure ragioni ra ginnieristiche». In netto dissenso, i sindacati autonomi. «La partita - sostengo no Mauro Nobilia per l'Isa e la Ci- snal. e Gaetano Cerioli della Cisal - è tutta da giocare». E Carlo Sizia. presidente della Confederazione medici ospedalieri (Cimo) che aderisce all'Isa, precisa: «Ci sono alcuni aspetti - precisa che grida no vendetta per la loro ingiusti zia 1) si chiedono sacrifici maggiori, in termini di prestazioni previdenziali, a chi ha contribuito e contribuisce di pili ed a coloro che sono iscritti ad enti previden¬ ziali che si trovano in migliori condizioni patrimoniali e di cassa, come la Cassa pensioni sanitari confluita ncll'Inpdap; 21 si interpreta in modo furfantesco il principio della «solidarietà tra le gestioni», mirando ad espropriare gli utili degli enti correttamente gestiti a vantaggio di quelli mal gestiti, 3) si discute sulla modifica delle pensioni di anzianità, di regime transitorio, di omogeneizza¬ zione, ma poi su queste materie intervengono le leggi finanziarie annuali, facendosi beffa delle regole, dei diritti ed anche delle legittime aspettative maturate». Si alza il tiro: «Se alcuni punti non vorranno corretti, esploderà una fortissima protesta con tutti gli strumenti consentiti». Non meno pesanti le critiche sul versante del lavoro autonomo. «Il governo - rilevano Confartigianato, Cna e Casa - rischia di porci di fronte a scelte inaccettabili, perche porterebbero alla inesorabile chiusura di tante piccole imprese». Se la prassi in corso, osserva la Confcommcrcio, nasconde un disegno diverso da quello presentato, «allora i motivi del "no" saranno chiari e perentori»; se invece l'impianto sarà fedele alla proposta «daremo il nostro assenso». Gian Carlo Fossi f I PUNTI DEL DISSENSO SISUMSSnUAlE G0KM0 SWDAMI0 RINDIMINTI 2% 2% 2* MNALIZZAZIONI Nessuna Tia n% c il ? 5°b per ogni Ncssuna punto in meno nspntto alia quota 90- (35 anm di con tubuti e 5b d etai ETÀ' MINIMA PER L'ANZIANITÀ' Nessun limite Nessun imute Subito 53 anni, da elevare gradualmente a 5b Subito 55 anni da elevare gradualmente a 58 INVALIDITÀ' Vungono introdotti limiti aita Vengono mlrodotli linrti aita cumulabilrta con il reddito da cumulabilita con il reddito da lavoro lavoro

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