Sotto la pioggia di morte

Sotto la pioggia di morte TRENTA MINUTI ^INFERNO ZAGABRIA NOSTRO SERVIZIO Sotto la pioggia di morte Un boato, e la strada diventa un macello Una prima esplosione violentissima seguita a pochi secondi di distanza da altri cinqui o sci boati. Dietro il palazzo dell'Accademia delle Scionzc e delle Arti, nel cuore di Zagabria, in una delle piazze più belle della città, si è innalzata una grande colonna di fumo nero, l'er strada, automobili divorate d.ille Hamnie. Li, a pochi metri di distanza dal ministèro degli Esteri, è scoppiato il primo degli undi( i razzi che i serbi hanno lanciato ieri mattina contro la capitale croata. Sono le 10,30. Dopo la pioggia del mattino in città ò. ritornato il sole. Ln vie del centro sono affollale. Nella piazza dell'Accademia ci sono i giardinetti con un parco giochi. A quell'ora, di solito, e pieno di mamme e bambini. La strage e evitata per miracolo. Sul I marciapiede giace un uomo senza vita. E' coperto di sangue. Intorno a lui decine di feriti, passanti e automobilisti scampati aila morte per puro caso. Mentre le sirene dei pompieri e delle autoambulanze annunciano l'arrivo dei primi soc- I corsi nella piazza si raccoglie una piccola fólla. «E' stata un'autobomba*. La voce si sparge tra la gente ancora incredula che si tratti di un vero bombardamento. Nel giro di pochi minuti la polizia riesce! a recinture la zona dell'espio sione. Dal palazzo dell'Accademia vengono pollati fuori altri feriti. Un uomo sanguina alla testa. «E' stato un attimo. Ho sentito un boato assordanti! e seno slato sbalzato dalla scrivania. Sono rimasto sdraialo per terra mentre intorno a me piovevano pezzi di vetro e calce dai muri». Tre operai che lavoravano sulla facciata posteriori! del palazzo sono rimasti gravemente feriti. Uno di loro ha perso una gamba. A poche centinaia di metri di distanza la scena è ancora più terrificante. In uno degli incroci principali della città, dietro la Posta centrale, un tram e stato sfiorato dal secondo missile. Una donna che aspettava sul marciapiede è stata dilaniala. I passeggeri del tram sono sotto choc. Imbrattata di sangue, con le mani nei capitili, una vecchia urla. Intorno a lei decine di feriti. 11 tram e le automobili che attraversavano l'incrocio sono mezzi disimi ti. Ovunque sangue, vetri e rottami. Dalle case vicine la gente si riversa nelle strade. Vogliono sapere che cos'è successo, lai radio non ha ancora annuncialo nulla, non sono nemmeno scattati! le sirene dell'aliar me generale. Ma basta poco per capire che si e trattalo di razzi, Ui notizia si sparge alla velocità di un fulmine. Un altro missile e scoppiato nella Petriujska, Mila delle vie centrali di Zagabria An che li un inolio e decine di feriti gravi. Due proiettili esplodono nel cortile di un liceo scientifico, Pochi minuti prima il campanello aveva segnato la fine della ricrea zione e alcune centinaia di stu denti sono rientrati nelle aule. Due ragazze sono state feriti! insieme al loro professore. Nel giro di mezz'ora il centro di Zagabria si trasforma in un inferno. Cinque sono i morti, più di 120 i feriti. 150 auto sono distrutte dal fuoco mentre i palazzi del centro sono gravemente danneggiai i Nell'ospedale traumatologico le ambulanze della Croce Rossa bau I no trasportato una settantina ili feriti, uomini, donne e bambini. Una donna e deceduta poco dopo . il ricovero. • Abbi.mi" altri pazicn; li in pericolo di vita. Le più perico1 lose sono le ferite allo stomaco» ' dice il primario Ci sono state amputazioni di braccia e di gambe. I l..i ladio e la televisioni lancia ! no l'allarme. «Si pregano i cittadini di non toccare alcun oggetto sconosciuto che trovano per stra da e di avvertire immediatamente la polizia» I missili che i serbi della Krajina hanno lancialo su Zagabria sono del tipo bomba a (rassetta. Fatti apposta per uccidere centinaia di persone. Al momento dell'esplosione nel raggio di cento nieiri vengono proiettati migliaia di piccoli proiettili micidiali che non scoppiano immediatamente Ma basta toccarli perché esplodano e uccidano sul posto decine di persone. Hanno la forma di piccoli campanelli e per questo attirano soprattutto i bambini. Lei radio e la televisione croata hanno continuato a lanciare appelli per avvertire del pericolo. Intanto squadridi esperti hanno inizialo a setacciare i luoghi delle esplosioni per disattivate il rimanente esplosivo. Poco dopo l'attacco le autorità di Zagabria hanno deciso di chiudere le scuole invitando i genitori a venire a prendere i loro bambini. Le lezioni rimarranno sospese por due giorni. Potranno funzionare soltanto gli asili che hanno rifugi attrezzati Anche l'aeroporto, nelle cui vicinanze sono scoppiali altri due missili, è stato chiuso. «Per il resto la città può continuare a vivere normalmente* ha detto il sindaco di Zagabria che ha voluto visitare tutti i luoghi della città colpiti dai missili. «Gli abitanti di Zagabria hanno mostrato grande dignità. Non ci sono state scene di panico». La gente della capitale ha ' mostrato la sua solidarietà con le vittime rispondendo in massa all'appello di donare il sangue. Malgrado le sirene che hanno lanciato un nuovo allarme generale verso 1 le4 di ieri pomeriggio nei (entri di trasfusione si sono tonnate lunghe code di volontari. Ingrid Badia-ina l\0 PALAZZO Pt U' ACCADEMIA g-> SCItNTtflCol Qnrt SPv ^FV a- socuAir 3 Z cn 5 STAZIONI] braNIM.ROVA e. v PROLE!ERSKIH BRIGADA

Persone citate: Ingrid Badia-ina

Luoghi citati: Zagabria