LO STRUZZO STUDIA PER L'UNIVERSITÀ' di Luciano Genta

LO STRUZZO STUDIA PER L'UNIVERSITÀ' LO STRUZZO STUDIA PER L'UNIVERSITÀ' stica delle discipline, nel frazionamento delle competenze. L'università è base di partenza (oltre un milione 650.000 tra iscritti e docenti) per formare lettori. Dunque non solo titoli da adozione ed esami, ma testi di lettura e dibattito. C'è da sperare per questo hi qualche più audace «novità» (si annuncia un Clausewitz di Rusconi, una Storia del caos di Rasetti, un'antologia sul Federalismo. Si cita, poiché all'Einaudi non esistono «steccati tra collane», una Storia della criminalità con Violante per gli Annali della Storia d'Itaba. Si pensa, con il Grinzane Cavour, a un Leggere la Costituzione con i giovani nelle scuole). Trasformare in riflessione approfondita la facile attualità di giornali e tv. Bo rimugina come spia indiziaria di questo bisogno il «successo» di Bobbio. Tocca all'editore il ruolo di commitente sociale. E all'università comunicare le sue imprescindibili competenze, con un linguaggio «avvincente e comprensibile», non chiudendosi nell'alveo dei tecnicismi. Qui sta la scommessa di «Biblioteca Studio». Come dire, ai professori, gramscianamente: «Abbiamo bisogno di tutta la vostra intelligenza». sintassi del plot nella grande narrativa, da Stendhal a Beckett, attraverso critica letteraria e psicoanalisi), Gianni Marongiu {Storia del fisco in Italia, con mi primo volume sulle tasse della Destra Storica di Sella e Minghetti, impopolare e classista quanto efficiente esempio allora di «modernità europea»). Questa equilibrata alternanza si manterrà, con longsellers del catalogo (seguiranno ad esempio le Rivoluzioni scientifiche di Kuhn, il Rabelais di Bachtin, il Pensiero matematico di Kline) e prime edizioni (le Morali della storia di Todorov, la Letteratura latina di von Albrecht, il Darwinismo neurale di Edelman). Simbiosi di commercio e cultura. Reinnestare e sviluppare rami di antiche collane (dai Paberbacks alla Pbe), a prezzi «contenuti», fra le trenta e le quarantamila lire a titolo (perché è il prezzo «lo scoglio maledetto» dello sviluppo editoriale oggi, si vende di più ma si fattura eguale, si salva chi rivitalizza nei tascabili le riserve de) catalogo). E contemporaneamente rispondere a mia domanda di aggiornate sintesi, dissodare terreni trascurati, colmare vuoti. Spiega Bo: «L'ambizione è offrire strumenti continuativi e unificanti, percorsi sistematici di fronte a un sapere che si andato sempre più parcelliz- l'il Iorio Ho: il direttore dell'Einaudi firesenlxì la «Biblioteca Studio» zando». C'è qui un riallacciarsi alla sfida einaudiana dei primi Anni 50, l'editoria come volano, motore propositivo, diceva Felice Balbo, «per la ricerca qualificata e la socializzazione». Oggi Bo indica due privilegiate direttrici, il diritto e l'economia (consulente Gustavo Zagrebelsky), ritrovare le regole di un rinnovato senso e «lessico civile» (altra nuova sezione della collana «Contemporanea»), ridisegnare storie e geografie delle idee. Senza per altro avere più la sicurezza dell'originario baricentro umanistico e storicistico («nessuna prepotenza progettuale di una disciplina specifica», dice Bo). Consapevoli che l'invocato e raggiunto incontro tra le «due culture» di Snow si presenta sempre necessario ma ancor più difficile, nell'implosione speciali¬ Luciano Genta

Luoghi citati: Grinzane Cavour, Italia