Forza Italia in cerca di leader

Cronaca di Torino I capi piemontesi degli Azzurri sono stati eletti in Regione Form Italia in cerca di leader Incontro adArcore, decisa la strategia «Prima il ballottaggio per le Province, poi la giunta regionale», promessa di presidente appena eletto. Enzo Ghigo l'ha detto anche a Silvio Berlusconi, venerdì, durante la cena alla villa di Arcore, alla quale hanno partecipato l'ex ministro Urbani, il neopresidente del Veneto, Galan, e il coordinatore di Forza Italia in Lombardia. Un incontro conviviale e, soprattutto, di lavoro, per discutere le strategie nel Nord azzurro, ma anche nelle singole realtà, in particolare quella subalpina, dove, con l'elezione di Enzo Ghigo al vertice di piazza Castello e di Angelo Burzi nel Consiglio di Palazzo Lascaris, Forza Italia rischia di perdere in un colpo solo i coordinatori della Regione e della provincia di Torino. «Con Berlusconi - annuncia Ghigo - abbiamo pensato di promuovere a breve scadenza una convention che riunisca tutti gli amministratori del movimento. Di lì faremo il punto e chiariremo dove debba e possa andare il nostro "esercito", non solo dal punto di vista politico, ma anche organizzativo». Ed è su questi temi che il dibattito in strada Mongreno si va facendo caldo: chi guiderà d'ora in poi il movimento? Ghigo pensa di scinderlo in due: da una parte Torino e Provincia (Piemonte uno), dall'altra il resto della Regione (Piemonte due). Ovviamente con due vertici politici. Per la giunta, invece, giochi tutti da fare. All'interno del clan azzurro, è noto, c'è chi dà per certe le «promozioni» di Leo (assessore alla Cultura), Angeleri (Giovani), forse di Montabone. Ma anche di Burzi (Ambiente?) e Scanderebech (Urbanistica?), quest'ultimo con l'appoggio di Meluzzi. Ci sono poi le richieste del Ccd (per Botta ai Trasporti?), di An (per Majorino in un incarico chiave). Insomma la «quadratura» non sarà facile. E Ghigo se ne rende conto. Come capisce che non sarà semplice la successione nel movimento. Per ora nessun nome, tanto più che in ballo potrebbe anche esserci parte dell'esecutivo, per esempio l'incarico di responsabile degli enti locali fino ad oggi occupato dall'ex sindaco di Nichelino, Mussetto. L'interessato si è preso qualche giorno per riflettere. Ma il problema si porrà. Nello staff azzurro la parola d'ordine in questi giorni è: pensare al ballottaggio, nel tentativo di portare Beppe Lodi al vertice di Palazzo Cisterna. All'appuntamento manca una settimana. Giorni densi di appuntamenti. Tra gli altri quelli con l'Ascom, che - dice il presidente, Giuseppe De Maria - «non si schiera». Precisa: «Il 3 maggio, alle 13, incontreremo Lodi (centro-destra) e il 5, stessa ora, la Bresso (centro-sinistra). Poi ognuno sceglierà chi votare in piena libertà di coscienza. Nella squadra "Bresso" sui giornali è comparso il nome di Cavazzoni con la qualifica di vice presidente Ascom. E' un nostro iscritto, non il vice presidente». Giuseppe Sangiorgio Già partita la corsa agli assessorati «Prima il ballottaggio, poi le scelte» ... :. ; :: Enzo Ghigo neopresidente della Regione con Silvio Berlusconi: si sono visti venerdì nella sua villa

Luoghi citati: Arcore, Italia, Lombardia, Montabone, Nichelino, Piemonte, Torino, Veneto