Un boato apocalisse in Sud Corea

Scoppia una tubaaira del gas: fiamme alte 50 metri, una voragine inghiotte decine di auto Scoppia una tubaaira del gas: fiamme alte 50 metri, una voragine inghiotte decine di auto Un boato, apocalisse in Sud Corea Esplosione nel metrò di Taegu, cento morti SEUL. Supera i 100 il numero dei morti nell'esplosione avvenuta ieri nel cantiere della metropolitana a Taegu, una città di 2,2 milioni di abitanti nella Corea del Sud. Più della metà delle vittime erano studenti che stavano andando a scuola; sono stati travolti dallo scoppio provocato dalla rottura di una grossa tubatura del gas, che poi ha preso fuoco. I primi a saltare in aria sono stati gli operai che lavoravano ai macchinari di scavo della galleria; poi il crollo della copertura di travi d'acciaio che funzionava da sede stradale provvisoria (per la larghezza di quattro corsie su un tratto di 300 metri) ha fatto spalancare sopra al cantiere una voragine, che ha inghiottito passanti, vetture e autobus mentre centinaia di travi metalliche volavano come fuscelli, alcune scaraventate fin sui tetti degli edifici circostanti, alti decine di metri. Si calcola che un centinaio tra autobus e macchine siano caduti nella trincea del cantiere. E' successo nell'ora di punta del mattino a uno degli incroci più trafficati di Taegu, 230 km a Sud di Seul Ieri sera il bilancio provvisorio era di 103 morti e 200 feriti, alcuni in gravissime condizioni. Tra le vittime accertate si contano 60 ragazzi tra gli 11 e i 14 anni: ira di loro ben 45 appartengono a una singola scuola media maschile, la «Yong Nam», che lamenta anche la perdita di un insegnante. Disseminati nello sconquasso lasciato dall'esplosione spiccano molti zainetti e cartelle. Sotto travi divelte e dentro automezzi schiacciati, dicono i soccorritori, giacciono sepolti altri corpi, alcuni di persone ancora in vita, altri morti. Si è spaccata anche la tubatura dell'acquedotto per cui la trincea di scavo, profonda 10 metri, si è riempita d'acqua. Gli operai eventualmente sopravvissuti allo scoppio sono perciò annegati. Secondo la televisione nazionale, all'origine del disastro ci sarebbe una scavatrice che avrebbe colpito una condotta di 25 cm di diametro: dentro scorreva gas di petrolio, por cui è bastata una scintilla per provocare una deflagrazione violentissima che ha fatto tremare il suolo suscitando in molti la paura di un terremoto. I testimoni riferiscono di un enorme boato e di una colonna di fuoco alta 50 metri che improvvisamente si è sprigionata dal suolo. Uno degli operai sopravvissuti, Suh Man-kyo, ricorda dal suo letto di ospedale una deflagrazione che gli ha spaccato gli orecchi e una forza che lo ha sollevato e scaraventato in aria. Poi è svenuto. Quando è tornato in sé, dice, ha udito intorno a lui i gemiti dei compagni di lavoro, molti sepolti dalle travi metalliche. Un ragazzo, Song In-woo, racconta di aver dormito qual- che minuto di più per cui ha fatto tardi a scuola: «Se non fosse stato per questo sarei morto anch'io, credo». Tra le vittime accertate ci sono 36 dei suoi compagni di scuola e un'altra decina manca all'appello. Alcune delle travi di metallo, pesanti poco meno di tre quintali ciascuna, sono finte sui tetti di edifici lontani an¬ che 50 metri dal punto dell'esplosione. Qualcuno racconta di averne visto qualcuna volare fino a un'altezza di 15 piani. Diversi edifici sono rimasti sventrati, altri palazzi risulta¬ no anneriti dal fumo. Un testimone ha raccontato di avere visto un autobus in fiamme sollevarsi in aria e ricadere nella voragine del cantiere. Le autorità hanno mobilitato più di 3 mila persone tra pompieri, agenti, soldati e volontari per l'opera di soccorso. Nello sgombero sono state impegnate due grosse gru. «Dap¬ pertutto saltano fuori corpi smembrati e incontriamo sangue su sangue - racconta uno dei soccorritori, Choi Hong -. Molti laggiù sono ragazzini e sono rimasti schiacciati». Decine di ambulanze hanno l'alto la spola con gli ospedali, dove si affollavano familiari e amici alla ricerca dei loro cari tra strazianti scene di dolore. Il presidente della Repubblica Kim Youn-sam ha definito la tragedia «frutto dell'incuria», affondando il coltello in una delle piaghe del Paese: un'incredibile serie di stragi provocate dalla violazione delle norme di sicurezza. |Agil Fra le vittime 60 studenti (45 di una singola scuola) Pioggia di travi d'acciaio sui palazzi circostanti Un testimone: ho visto un autobus in fiamme scagliato verso l'alto precipitare poi nel baratro F(PsD|F i Due drammatiche immagini dell'esplosione di Taegu: auto disintegrate e i soccorsi a un ferito |FOTO ANSA-REUTERJ

Persone citate: Choi Hong, Kim Youn-sam, Song In-woo, Yong

Luoghi citati: Corea Del Sud