Mi chiamo Wood, giro i film più brutti del mondo di Bruno Ventavoli

Mi chiamo Wood, giro i film più bruttidel mondq^ La storia del cinema lo ha dimenticato, ma un biografo ha speso dieci anni per ricostruire la vita del regista maledetto Mi chiamo Wood, giro i film più bruttidel mondq^ Era un eroe dei marines e amava indossare biancheria intima femminile I chiamava Ed Wood e ha girato i peggiori film di Hollywood. Horror, creature mutanti, perversioni, sesso. Tutto insieme, frullato senza ritegno. Per alcuni, che l'hanno conosciuto, è stato un genio. Per altri solo un imbecille confusionario, ebbro di kitsch, alcol e marijuana. La sua vita caotica, rovinata, cinefaga, è ora ricostruita con maniacale cura da Rudolf Grey in Ed Wood-Hollywood spazzatura (Frassinella introduzione di Giusti). Il giornalista americano, innamorato delle creature orripilanti che conquistarono molti ragazzini negli Anni 50, ha ricostruito la biografia del regista, girando per dieci anni il Paese, intervistando tutte le persone che ebbero a che fare con lui. Alle opere e ai giorni di Wood è dedicato anche il film di Tim Burton che andrà a Cannes. Ed Wood nacque nel 1924 a Poughkeepsie, nello Stato di New York. Provincia piena. A sette anni vide il suo primo film horror, Dracula, con l'ungherese Bela Lugosi, che sarebbe poi diventato il suo attore preferito. Per l'undicesimo compleanno ricevette una cinepresa, regalo gradito e fatale. Quando scoppiò la guerra, si arruolò nei marines. Combatté i giapponesi con coraggio e eroismo, fu ferito, uccise nemici. Chiese al destino un solo favore: quello di morire subito e non di essere ricoverato in ospedale. Perché sotto la divisa celava un tremendo segreto per l'austerità dell'esercito: amava usare biancheria intima femminile, mutandine, reggiseni. Ed Wood era un pezzo d'uomo, bello e forte, eterosessuale. Ma per tutta la vita si portò dietro l'ossessione di travestirsi da donna, di collezionare golfini d'angora, di truccarsi con rossetto e rimmel. La prima moglie, l'inno¬ cente Nonna McCarty, lo lasciò quasi subito, perché non sopportava di vederselo la mattina con i tacchi a spillo e camicia da notte. Le altre grandi passioni di Ed Wood erano cinema, letteratura, teatro. Quando si congedò dall'esercito, recitò in un luna park itinerante personaggi di travestiti e di esseri mostruosi (staccava con un morso il collo di una gallina). Poi mise in scena una commedia sui marines, fece la controfigura (di un'attrice) per Fuller e cominciò a inventare, vendere, dirigere film talmente orrendi da risultare quasi geniali. Fantascienza, horror, eros. Tutta roba a bassissimo costo, «tre livelli sotto la serie B». Nella sua scuderia finirono reietti pescati per strada, modelle, mister Universo (Steve Reeves) e ca¬ ratteristi straordinari come Maila Nurmi, conosciuta col nome di Vampira, presentatrice di programmi horror e attrice di serie B; il gigantesco lottatore svedese Tor Johnson. Nel '53 conobbe Bela Lugosi, che viveva in miseria, consumato dalla droga, totalmente dimenticato da Hollywood (l'Ungheria comunista gli aveva offerto di tornare in patria per incarichi di prestigio ma lui rifiutò perché temeva di finire in un gulag). Il loro primo film fu Glen or Glenda, delirante, coraggioso, tartassato dalla censura perché parlava di travestiti, cambiamenti di sesso. Con Lugosi continuò a macinare film orrendi e idee, a fare grandi bevute, finché l'attore ungherese mori, leggendo un copione, durante le riprese di Pian 9. Ed Wood non si scoraggiò e terminò il film con un ipnotista come controfigura. Ed Wood era perennemente privo di soldi. Passava la vita a raccattare finanziatori. Costrinse la troupe a convertirsi per ottenere denari dalla Chiesa battista; trovò soci in | compagni di bar e piazzisti di spazzole. Girava in pochi giorni, usava effetti speciali raccapricciantemente brutti, se il film era troppo corto per essere distribuito, lo ricuciva con spezzoni presi a caso nelle cineteche. Immaginava storie di terrore, usava cimiteri, pensava creature orribili e mutanti, mescolava storie di sesso. Girò film hard e scrisse più di 75 romanzi tra il pornografico e il giallo. Uomini delie nevi, assassini perversi, comunisti, eiaculazioni precoci, transessuali, bare. Non aveva mai un sol¬ do, si ubriacava, si beveva la vita, talvolta picchiava la bellissima e biondissima seconda moglie Kathy, conosciuta quando «voleva ancora diventare padrone del mondo». Nel dicembre del '78 fu sfrattato per l'ennesima volta da mi appartamento di Hollywood. Era povero, evitato da produttori, sputacchiato dai critici. Tre giorni dopo morì. Nessun giornale ne dette notizia, la montagna di kitscherie che aveva prodotto era andata in massima parte perduta. Fu cremato. Escluse quasi tutti dal funerale perché voleva che il suo cadavere fosse vestito da donna, e questo non andava bene. Un suo amico disse che non fu l'alcol a causargli l'attacco di cuore fatale, ma l'orgoglio. Bruno Ventavoli Sempre a caccia di idee nuove e con le tasche vuote Bela Lugosi: amico e compagno dei folli progetti di Ed Wood

Luoghi citati: Cannes, Hollywood, New York, Ungheria