Fiamme alte tremila metri a Ukhta, Eltsin avverte Clinton Un rogo nei cieli di Russia esplode gasdotto,allarme mondiale di Anna Zafesova

Fiamme alte tremila metri a Ukhta, Eltsin avverte Clinton Fiamme alte tremila metri a Ukhta, Eltsin avverte Clinton Un rogo nei cieli di Russia Esplode gasdotto, allarme mondiale MOSCA NOSTRO SERVIZIO Esattamente; nove anni dopo Ccmobil, un'altra catastrofe tecnologica colpisce la Russia. Un apocalittico incendio ò scoppiato la notte tra mercoledì e giovedì su un gasdotto a Komi, repubblica autonoma nel Nord-Est russo. Le fiamme non hanno fatto vittime, ma le circostanze della sciagura si stanno già colorando di giallo. Il gigantesco incendio è scoppiato all'una e venti di notte (ora di Mosca), ed ò stato visto da un aereo della Japan Airlines che stava effettuando un volo dall'Europa verso il Giappone. I piloti hanno segnalato via radio di avere osservato a circa mille chilometri da Mosca un'enorme colonna di fuoco, alta tremila metri, mentre il fumo arrivava oltre i seimila metri. Sembra un'altezza incredibile, ma fonti militari americane confermano che le fiamme erano così alte, da essere state avvistate anche dallo spazio dai satelliti spia Usa. Il calore emanato dal fuoco era così forte che i pompieri non hanno potuto avvicinarsi che di uri chilometro al luogo del disastro. Fortunatamente, il gasdotto è provvisto di uri sistema che blocca ermeticamente il tratto danneggiato. Dopo due ore il gas contenuto nei tubi si è esaurito e il fuoco si e estinto da solo. Le fonti ufficiali russe si sono affrettato a minimizzare l'incidente. Non ci sono vittime: il gasdotto passa a 11 chilometri dalla città di Ukhta e attraversa una zona quasi deserta. L'ambiente sarebbe stato colpito in modo irrilevante: il fuoco avrebbe divorato soltanto una ventina di alberi. 1 responsabili della Gazprom, la società che gestisce l'esplorazione e il trasporto di gas naturale in Russia, calcolano il danno subito attorno a 150 milioni di rubli. E la Gazprom ha già annuncia ai suoi clienti occidentali che le forniture di gas continueranno ininterrotte. Ma, mentre le autorità russe ostentano tranquillità, il mistero attorno a quello che e accaduto nella foresta di Komi continua a crescere. Sulle cause dell'incendio sono già state date tre spiegazioni diverse, estremamente contraddittorie. Igor Evseev, un dirigente della Gazprom, afferma che l'incendio si sarebbe sviluppato spontaneamente in seguito a una fuga dal gasdotto. «Un incendio ordinario», ha commentato, «non capisco il perché di tanto interesse». Evseev ha anche smentito la testimonianza dei piloti giapponesi riguardo al¬ l'altezza delle fiamme: la torcia poteva essere alta al massimo 100 metri. Il ministero per le situazioni d'emergenza russo invece ha una sua spiegazione delle cause dell'incendio, a dire il vero abbastanza stravagante: il gas sarebbe stato incendiato intenzionalmente dagli addetti al gasdotto per svuotare i tubi e consentire così i lavori di riparazione. Ma a Komi invece si parla di un'esplosione. A Ukhta (un grosso centro dell'industria petrolifera, più di 100 mila abitanti) si racconta che la notte scorsa la città ha tremato per lo scoppio. Si parla dell'esplosione di una stazione di compressione del gasdotto. E il capo dell'Fsb di Komi (Servizio federale di sicurezza, il rinato Kgb) annuncia che il suo ente sta già indagando e che non viene scartata nemmeno l'ipotesi di un atto terroristico. A Mosca, come al solito, smentiscono tutto. Ma c'è un'altra circostanza strana. Pochi minuti dopo che la notizia di un'ennesima sciagura russa ò rimbalzata sulle agenzie di stampa, Washington faceva sapere di essere già al corrente del fatto. Se davvero si è trattato di un incidente ordinario, perché il Cremlino ha informato la Casa Bianca con questa insolita tempestività? Anna Zafesova RZEV •KALININ ■> MOSCA 'VOLOGDA , GORKI KIROV BEREZNIKI

Persone citate: Clinton, Eltsin, Igor Evseev