Napoli, mazzette alla Usl
Napoli, mazzette alla Usi Napoli, mazzette alla Usi Ricattati commercianti e artigiani Quattro arresti e un suicidio NAPOLI. Il sistema non lasciava scampo: commercianti e artigiani dovevano pagare le tangenti per ottenere la licenza sanitaria e evitare il sequestro del negozio. Ma qualcuno non ce l'ha fatta. Oppresso dalle mazzette e dai debiti, un meccanico si impiccò nella sua officina. Ed un altro fu costretto a rivolgersi agli strozzini. Sono storie drammatiche, quelle emerse dall'inchiesta che ieri ha portato all'arresto dell'ex dirigente e di tre ispettori d'igiene del settore ecologia dell'Usi 41 di Napoli. I magistrati li accusano di decine di abusi, ricorrendo a sequestri e dissequestri senza informare i giudici e senza averne diritto. L'obiettivo? Infondere nelle vittime la paura di ritrovarsi sul lastrico, con i sigilli a negozi e botteghe. Le mazzette sono continuate anche in piena Tangentopoli, tra il '90 e il '94, ma alla fine i giudici hanno presentato il conto ad Antonio Longobardi, ex responsabile del servizio, e ai tre ispettori Gennaro Gagliotti, Alber¬ to Colao e Giuseppe Falchi, mentre per cinque tecnici, un vigile sanitario e un impiegato sono scattati gli avvisi di garanzia. Gli arrestati sono accusati di concussione, abuso di ufficio, falsità materiale e ideologica, ma anche di tentato occultamento di prove, distruggendo centinaia di documenti e simulandone poi il furto. Era finito nelle mani di ricattatori anche il proprietario di un'officina, Gennaro Ruggiero, che nel settembre del '93 si impiccò dopo essersi indebitato. Non ha scelto la morte, ma ha dovuto rinunciare alla sua attività un altro meccanico, che aveva aperto l'officina dietro promessa della licenza sanitaria. Dopo tre giorni, però, sono arrivati i sigilli perchè non era riuscito a pagare la tangente di 5 milioni. Rivoltosi agli usurai, ha versato la mazzetta, ed è scattato il dissequestro. Ma, dopo i funzionari dell'Usi, l'uomo si è trovato a fare i conti con gli strozzini, i debiti sono cresciuti e ha dovuto chiudere l'officina. [m. e]
Persone citate: Antonio Longobardi, Colao, Gennaro Gagliotti, Gennaro Ruggiero, Giuseppe Falchi
Luoghi citati: Napoli
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