Gli investigatori cercano un «commando»: avrebbe ucciso le africane per far posto alle giovani dell'Est «I killer sono gli slavi» di Angelo Conti

Gli investigatori cercano un «commando»: avrebbe ucciso le africane per far posto alle giovani dell'Est Gli investigatori cercano un «commando»: avrebbe ucciso le africane per far posto alle giovani dell'Est «I killer sono gli slavi» j Nigeriane assassinate, una nuova pista Ci sono testimonianze precise. Nei boschi di Candido, la notte in cui furono uccise le due prostitute nigeriane, c'era un «commando» di uomini bianchi, presumibilmente slavi. Si muovevano lungo la provinciale, appoggiandosi ad una grossa berlina blu (una Thema Station Wagon oppure una Passati, ma correndo anche nei campi, come se cercassero qualcuno da colpire. Lo ha raccontato agli investigatori una prostituta di colore, convinta a parlare da Achom Chido, il capo carismatico della comunità nigeriana a Torino. E la testimonianza della ragazza sarebbe stata corroborata da altri testi che avevano parlato della presenza «sospetta» di quell'auto poco lontano dall'incrocio fra la statale per Pinerolo e la provinciale per None. Intanto a Stupinigi, scomparse le nigeriane, sono improvvisamente comparse frotte di slave, specialmente albanesi. Si è aperto, insomma, un nuovo mercato per le ragazze arrivate dall'Est. Sono elementi che rappresentano una svolta radicale nell'inchiesta. L'ipotesi del maniaco (o della coppia di maniaci), forse mossi da impulsi xenofobi, lascia improvvisamente spazio ad un'altra che, mai scartata in precedenza, aveva però destato qualche incertezza per la sua assurda crudeltà. Invece potrebbe essere la pista giusta: il «commando» slavo avrebbe agito per terrorizzare le ragazze di colore ed aprire un nuovo mercato a quelle bianche che, giunte da oltre cortina, ora premono su Torino dopo aver conquistato Milano. Le nigeriane danno fastidio ai protettori slavi, sia perché dispongono di aree consolitate (corso Regina Margherita, Candiolo, corso Trieste a Moncalieri), sia perché praticano tariffe stracciate: trentamila lire, e spesso di meno, contro le 50100 mila lire di jugoslave, albanesi, polacche. Inoltre le nigeriane, pur dipendendo dalle «maman» che le sfruttano in modo indiretto, non dispongono di veri e propri protettori, quindi sono più fragili ed indifese. L'inchiesta si è però spezzata in due. Da una parte si lavora sul «commando» che potrebbe essere responsabile, oltre che degli omicidi di Candiolo anche di quelli di Avigliana (prendendo per buone le indicazioni dei medici legali), da un'altra si cerca invece di fare luce sugli omicidi di Sherry Cooper (1 novembre '94) e di Esohe Rihien (20 febbraio '95), che potrebbero essere collegati alla sparizione di Kate, di cui si sono perse le trac¬ ce da parecchi mesi. Si continua, infine, a non sapere nulla di Hellen Omorregie e della sua amica Linda, scomparse ormai da tre settimane. La comunità nigeriana si appresta intanto a dare l'estremo saluto a Efemo Osawe Osaretin e a «Lizzy» Igbinidum. I funerali potrebbero già essere celebrati domani, sempre che si riesca a superare gli ultimi intoppi burocratici. «Contemporaneamente al funerale - ha spiegato Achom Chido - intendiamo effettuare una manifestazione di protesta. Chiediamo alle forze dell'ordine di intervenire più incisivamente sulle maman, che sfruttano le ragazze, ed ai torinesi di mettere a disposizione posti di lavoro a chi non aspetta altro che lasciare il marciapiede». Intanto nella zona fra Candiolo e Stupinigi non si notano più, da giorni, ragazze nigeriane. Al loro posto cominciano a vedersi slave, soprattutto albanesi, quasi tutte appena arrivate nel nostro Paese. Angelo Conti j

Persone citate: Achom Chido, Candiolo, Esohe Rihien, Igbinidum, Osawe, Sherry Cooper

Luoghi citati: Avigliana, Candiolo, Efemo, Milano, Moncalieri, None, Pinerolo, Torino