Ucciso a coltellate senza un perché

m Sul lungodora Savona: vittima un pensionato, sfigurato da quindici colpi Uccìso a epiteliale senza un perché E dopo l'aggressione il killer fugge in bus Un delitto apparentemente senza una ragione. Un pensionato è stato ucciso in mezzo alla strada, ieri mattina in lungo Dora Savona, la gola e il collo trapassati da una dozzina di coltellate inferte da uno sconosciuto con un vecchio coltello da cucina. La vittima è un uomo tranquillo, incensurato: si chiamava Ferdinando Pacifico. Originario di Ostuni (Brindisi), ex operaio Lancia, viveva con moglie e figli in un alloggio al secondo piano di via Domodossola 27. E' stato massacrato in modo feroce. Ancora non si capisce se esista un movente. La caccia all'assassino ò aperta, dopo che vigili urbani e polizia, appena scattato l'allarme, non sono riusciti a bloccare la sua fuga in centro. Il killer è un uomo corpulento, sui quarant'anni. Dopo avere ucciso è riuscito a dileguarsi in centro su un autobus della linea 57, gettando accanto al cadavere il coltello con la lama spezzata per la violenza dei colpi. Tutto è incominciato verso le 9,45, sul marciapiede a ridosso della Dora, dietro un gabbiotto di lavori piazzato da alcuni giorni di fronte all'uscita del capolinea degli autobus Satti, confinante con via Gene. Sulla sua Volkswagen Golf, Ferdinando Pacifico aveva appena accompagnato la moglie al Consorzio provinciale antitubercolare di lungo Dora Savona 26 per seguire una cura con visite a cadenza mensile. Dopo avere parcheggiato l'auto, a duecento metri di distanza, in lungo Dora Firenze, il pensionato stava raggiungendo la consorte quando è stato aggredito e ucciso. Nessuno ha notato le fasi iniziali dell'aggressione, poi un passante è corso urlando ai capolinea Satti: «Stanno ammazzando un uomo». «Siamo andati a vedere - raccontano alcuni autisti -. Però la nostra attenzione è stata attirata da due giovani che sul ponte di corso Regio Parco inseguivano un uomo. Pochi attimi e i tre avevano svoltato in corso Palermo. Poi qualcuno si è messo a urlare che li c'era un morto, steso in una pozza di acqua e sangue, il volto irriconoscibile dalle ferite». Frattanto l'assassino, sfiancato un inseguitore e distanziato l'altro, dopo una fuga di quasi mezzo chilometro riusciva a salire sul pullman 57, alla fermata di corso Palermo angolo via Ancona. Erano passate le 9,50. Lì, poco dopo, piombavano le pattuglie dei vigili urbani. Ma dei tre non c'era più traccia. E nessuno aveva visto o sentito. Cosi i civich ripartivano, bloccando via via gli autobus diretti in periferia anziché quelli del centro. Più tardi era una volante della polizia a individuare il pullman giusto, quello che aveva trasportato l'accoltellatore. Ricorda l'autista del mezzo, F.C., 30 anni, in servizio da otto alla Trasporti Torinesi: «Non mi ero accorto di nulla. In via Arsenale angolo via Santa Teresa ero fermo al semaforo quando mi ha bloccato un'auto della polizia. Un agente mi ha battuto sul finestrino. "Ha visto quello che ha accoltellato un uomo una decina di minuti fa?". Non capivo. Poi dal fondo un passeggero ha detto: "Parla di quello con il sangue addosso? E' già sceso, una fermata o due fa. In via XX Settembre, vicino a via Garibaldi"». Racconta ancora l'autista di avere proseguito, avvisando nel contempo la sua centrale dell'episodio, mentre la polizia dirottava le ricerche in centro, ma senza esiti. Sul bus c'erano almeno 40 passeggeri. E anche su questi contano ora gli inquirenti. E' probabile che molti si ricordino di quell'uomo corpulento con gli abiti insanguinati. Più tardi, nella sede di corso Turati dei Trasporti Torinesi, ha richiamato la polizia, pregando di portare l'autobus in deposito per poterlo ispezionare. Ma il passare delle ore, invece di portare chiarimenti ha reso più fitto il mistero su questa morte. Con numerose ipotesi da percorrere e verificare. Il pensionato è stato ucciso dopo un litigio per un parcheggio? O per un tentativo di rapina? E' stato aggredito da uno sbandato in cerca di soldi? Oppure massacrato per un futile diverbio con qualche parcheggiatore abusivo? Il medico legale Lorenzo Varetto ha contato almeno una quindicina di coltellate. Ivano Barbiero L'uomo stava accompagnando la moglie in un ambulatorio L'omicida inseguito a piedi si è poi dileguato IN tUNGODORA SAVONA IL PENSIONATO FERDINANDO PACIFICO VIENE UCCISO A COLTELLATE I VIGILI URBANI 1 FERMANO IL 57 DIRETTO IN PERIFERIA v m \ \ (^PUBBLICA 7 ^ ^ / / ? . >////?/ Ver//. IN C.SO PALERMO, ANGOLO VIA ANCONA L'ASSASSINO, INSEGUITO A PIEDI DA DUE PASSANTI, SALE SUL BUS 57 DIRETTO IN CENTRO 'ASSASSINO SCENDE DAL BUS 57 IN VIA XX Z~. r /<~DAL BUS 57 IN VIA X> ■>> M \ 7\r ^ CAStELLO 1 SETTEMBRE ANGOLO l-MOICLLU VIA GARIBALDI B\ UNA VOLANTE DELLA ' POLIZIA BLOCCA IL BUS 57 E INTERROGA 10,15 L'AUTISTA .■ .TVw L.VJV/ V: ■■ —> MQNTEBELL© / / Ferdinando Pacifico, 61 anni, era un ex operaio della Lancia

Persone citate: Ferdinando Pacifico, Ivano Barbiero, Lorenzo Varetto

Luoghi citati: Brindisi, Firenze, Sale, Savona