«lo, teologo, dico sì» per Giovanni Franzoni «è una giusta decisione» di Daniela Daniele

«lo, teologo, dico sì» «lo, teologo, dico sì» Per Giovanni Franzoni «è una giusta decisione» Secondo la facoltà di sociologia di Trento, è l'unico teologo italiano a favore dell'eutanasia. L'unico ad aver giustificato le proprie argomentazioni non solo sul piano umano ed etico, ma anche su quello religioso: Giovanni Franzoni, da sempre una voce fuori del coro. «La vita è un dono - dice -, Ma il vero donatore è colui che non conserva un'ipoteca su chi riceve quanto gli ha offerto. E Dio è sicuramente il più liberale dei donatori». Dunque, gli si può rendere quanto ci ha regalato? «Sì, se a un certo punto la malattia ci impedisce di riconoscerci nella nostra dignità umana». Tuttavia la Chiesa non ammette il suicidio, né tantomeno il suicidio assistito. «Eppure - commenta Franzoni - nel "De civitate Dei", Sant'Agostino giustifica quelle vergini cristiane che per sfuggire allo stupro si gettavano nel fuoco. Sentivano insostenibile la vita a quel prezzo. Qual è la differenza tra loro e chi non riesce ad accettare una vita di cui non sente più il significato?». La posizione della Chiesa è inamovibile. Se ne fa portavoce il cardinale Silvio Oddi: «I principi vanno salvati: noi non siamo i padroni della vita». Quindi, il tribunale olandese ha sbagliato? Oddi, anche se con una concessione alla pietà per la vicenda della neonata, sentenzia: «La colpa c'è, è inutile negarlo. E' stato commesso un omici¬ dio. Certo, mi rendo conto che la situazione è molto particolare e che ci possono essere attenuanti per quei genitori». Ma dare la "dolce morte", secondo il prelato, significa saper stare accanto a un moribondo. «E' una vita sofferente, ridotta, disgraziata, ma pur sempre una vita e nessuno ha il diritto di sopprimerla, per nessun motivo». Franzoni è a favore dell'eutanasia quando a richiederla sia il malato. «Sul caso della neonata olandese dovrei avere maggiori elementi per giudicare. Ma credo che il tribunale abbia lavorato con scrupolo per arrivare a una sentenza così tormentata. E penso che la piccola, cerebrolesa, non avrebbe mai potuto esprimere un parere». Il teologo scrive spesso di «testamento biologico», ovvero della possibilità di manifestare, in piena facoltà mentale, il desiderio di essere aiutati a morire se in futuro non si fosse più in grado di vivere secondo il proprio concetto di dignità umana. Ma quanto conta la sofferenza fisica e quanto il dolore di essere di peso agli altri sulla possibilità di venire condizionali in una scelta del genere? «E' impossibile dirlo - risponde . Bisognerebbe saper leggere nella mente delle persone. La ragione della sofferenza, però, non è così importante come la sofferenza stessa per una vita ridotta allo stato vegetale». Daniela Daniele E il cardinale Oddi «Padrone della vita è Dio» A sinistra il cardinale Oddi, Franzoni sotto Giovanni

Persone citate: Franzoni, Giovanni Franzoni, Oddi, Silvio Oddi

Luoghi citati: Trento