Il Po in piena ore d'incubo di R. Cri.

16 Il Po in piena, ore d'incubo Strade bloccate, un morto nel Vercellese LA MORSA DEL MALTEMPO PTORINO IOGGIA, giorno sesto. Il maltempo ha continuato a spazzare vaste zone del Piemonte, della Liguria e della Val d'Aosta e ieri è cresciuto l'allarme per l'ingrossamento dei corsi d'acqua. L'incubo di una nuova inondazione si è protratto per ore, finché l'unità di crisi del dipartimento della Protezione Civile, che ha mobilitato dal resto del Nord Italia altri 200 vigili del fuoco, ha reso noto che il pericolo di possibili straripamenti sta rientrando. Il peggio, secondo gli esperti, è passato, anche se la giornata si era aperta all'insegna della paura. ORE 04,00. Numerose frane rendono estremamente difficile il traffico nel Novarese. Cadute di massi si verificano lungo la statale 549 della Valle Anzasca, ostruendo una carreggiata, e lungo la 337 della Valle Vigezzo. La provinciale Domodossola-Bognanco viene chiusa. ORE 4,30. In Liguria la statale della Valle Argentina è teatro di frane: l'episodio più grave si verifica tra i Comuni di Badalucco e Molini di Triora, dove la strada è stata interrotta da un'imponente caduta di massi. Entro oggi è prevista la conclusione dei lavori di ripristino e il ritorno alla normalità. Chiusa anche la statale tra Cengio e Cortemilia, già ferita dall'alluvione dello scorso novembre. ORE 09,00. L'emergenza scatta nel Cuneese, quando il Po supera di tre metri il livello di guardia a Carde, esondando in aperta campagna e minacciando alcuni casolari. Un affluente, il torrente Ghiandone, straripa nei pressi di Staffarda e causa l'interruzione della strada statale 589, che collega Pinerolo e Saluzzo. Alcune persone vengono soccorse dai vigili del fuoco, che hanno compiuto una sessantina di interventi per allagamenti. Diverse abitazioni dei Comuni di Pezzolo e Castelletto Uzzone sono parzialmente isolate per l'inagibilità di alcune passerelle sul torrente Uzzone. Frane colpiscono la statale 339 a Gemellona, Pezzolo, Valle Uzzone e Bosia, mentre il colle di Tenda è transitabile soltanto con catene. ORE 10,00. Molta paura anche ad Asti. La sala operativa aperta in prefettura coordina gli interventi, che si sono limitati allo sgombero dell'acqua da scantinati e da alcune vie. Nell'Astigiano avvengono numerosi allagamenti e il Tanaro.. nella zona compresa tra Asti e Isola, esonda per alcuni tratti, là dove non sono stati ancora ripristinati gli argini distrutti dall'alluvione di novembre. ORE 10,30. Il Tanaro cresce a dismisura ad Alessandria, dove le autorità comunali hanno consigliato agli abitanti dei quartieri più vicini al fiume di spostarsi ai piani superiori degli edifici. Un binario del ponte della ferrovia viene bloccato per un'ora in seguito all'occlu¬ sione causata da alcuni tronchi. ORE 12,00. Viene riaperta in Val d'Aosta la strada statale 26 che, in località Mongiovetta, tra Saint-Vincent e Montjovet, era stata bloccata da un grosso masso caduto sulla carreggiata a causa della pioggia. Ma rimane precaria in molte zone la viabilità per la caduta di valanghe, sassi e detriti. La circolazione è stata deviata, sull'autostrada Torino-Aosta nel tratto tra Verrès e Chàtillon, mentre su alcune strade regionali e comunali sono stati istituiti sensi unici alternati, ed è stata chiusa la strada di Val Savarenche a causa di una valanga. Per la neve caduta nei giorni scorsi, e che ieri ha continuato a cadere oltre i 2 mila metri, le autorità hanno lanciato l'allarme valanghe. ORE 15,00. Il Po supera il livello di guardia anche a Cari-, gnano. Nel Torinese, dove le precipitazioni si sono gradualmente attenuate, vengono interrotte per l'ingrossamento di corsi d'acqua la strada provinciale Chivasso-Mazzè e la superstrada Chivasso-Torino. Una frana con un fronte di due chilometri costringe allo sgombero di un'abitazione sulla collina torinese, mentre un altro movimento di terreno si è verificato sulla collina di Superga. Ma la giornata è stata segnata anche da una tragedia: sotto la pioggia battente, un diciottenne di Verolengo, Federico Roberto, ha perso il controllo della sua auto e, dopo aver divelto la protezione in ferro di un ponte sul canale Cavour alla periferia di Saluggia, nel Vercellese, è finito in acqua, morendo annegato. [r. cri.]

Persone citate: Cavour, Federico Roberto, Pezzolo, Saluzzo